Finalmente tutta la stampa finanziaria si è accorta dell'esistenza di quel gioiellino che si chiama Veneto Banca.
La banca,fiore all'occhiello del nostro portafoglio e ivi presente da quasi dieci anni quando ancora si chiamava Pop Asolo e Montebelluna,è ora al centro della corte serrata della Banca Pop Vicenza.Insieme i due istituti avrebbero una massa d'urto eccezionale: un migliaio di sportelli,in buona parte nelle zone piu' dinamiche dell'Italia Settentrionale con una quasi completa copertura dell'Italia fino alla Puglia(VB) e alla Sicilia(Pop Vicenza).Per non parlare delle banche estere possedute da Veneto Banca in territori nell'Europa orientale.
Vediamo percio' i numeri e come gli stessi potrebbero influenzare le valutazioni.Sono valutazioni estremamente semplicistiche,fatte in fretta e soggette ad aggiustamenti.Ma mi servono per avere una prima idea dei vantaggi di una ipotetica fusione.
Veneto Banca denuncia ufficialmente un patrimonio netto al 30 giugno di 1,6 miliardi di euro,,un utile semestrale di 51,7 milioni,una massa amministrata di 24,2 miliardi,una raccolta diretta di 13,7. A fine anno avra' 380 filiali con i 42 sportelli che rilevera' da Intesa S.Paolo.
Sulla base delle attuali quotazioni di 35 euro il rapporto C/M dovrebbe risultare attorno a 1,27,secondo veloci calcoli da confermare poi defiinitivamente.
Popolare di Vicenza,con le azioni a 58 euro, capitalizza circa 3,54 milioni di euro.Aggiungiamo poi il prestito CV appena emesso di 250 milioni nella valutazione complessiva.
La banca vicentina ,sulla base della semestrale,aveva un utile di 78,28 milioni,un utile consolidato di 66,una massa amministrata di 26,752 miliardi,una raccolta diretta di 13,347.Possedeva 620 filiali,acquista 61 sportelli da UBI ed ha preso il 38% di quella Farbanca gia' analizzata da anni su queste colonne.
Il patrimonio del gruppo,al 31 dicembre 2006,era per la Vicenza di 2,335 miliardi,con utile d'esercizio incluso. Ricordarsi percio' di togliere da tale dato il dividendo distribuito e aggiungere il valore delle CV emesse(250 milioni).
Su queste basi,ricordando le difficolta' di operare tra bilanci della capogruppo e consolidati e la mancanza di un bel bilancio semestrale completo nelle nostre mani,sembra,ripeto sembra, in prima approssimazione,che il rapporto C/MP sia per la Vicenza di 1, 55 mentre scenderebbe attorno a 1,45 se si includono le CV.
In pratica Veneto Banca risulta piu' piccola e denuncia un rapporto C/MP che ci sembra molto piu' allettante.
Una eventuale fusione dovrebbe percio' ampiamente premiare i soci della Veneto Banca.
A Vincenzo Consoli,l'uomo che ha guidato con maestria la banca veneta in questo decennio,il compito di ottenere condizioni favorevoli per i piccoli soci nel caso che questo importantissimo progetto,caldeggiato anche da Mediobanca,andasse in porto.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)