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MEDAGLIERE E STORIE DI FAMIGLIA


Alcuni lettori hanno molto apprezzato il gesto di celebrare il decennale di LombardReport.com non con una medaglietta ricordo che inevitabilmente finisce nella spazzatura ma con una medaglia vera e propria di tipo militare.

Come ho detto al decennale io ho fatto il mio medagliere di famiglia e i medaglieri dei parenti e degli amici più cari. Quindi era inevitabile anche occuparsi indirettamente del medagliere degli avi dei miei lettori. Con stupore, perché penso sempre di essere solo io un sentimentale, ho invece visto che molti lettori hanno apprezzato al limite della commozione questa mia idea. E mi hanno scritto successivamente per avere ulteriori informazioni. Allego di seguito quindi gli slide che ho mostrato al decennale:

 

http://www.lombardreport.com/getfileX.asp?id=1225

 

Ed infine, con quella complicità che ho visto c'è tra il povero direttore  e gli abbonati, posto anche uno stralcio del capitolo relativo al curriculum militare del futuro libro sulla storia della mia famiglia, con la preghiera di non diffonderlo al di fuori della mura di Lombard perché non penso che il mio futuro editore potrebbe esserne contento:

 

Curriculum militare

E' questo l'aspetto della vita di una persona più facile da ricostruire, soprattutto se il familiare ha partecipato a qualche guerra. Per i soldati della prima guerra mondiale e della seconda il foglio matricolare è oggi custodito dagli Archivi di Stato provinciali dove è stato versato dai Distretti Militari oggi in gran parte disciolti. I fascicoli di sottufficiali e gli ufficiali della prima e seconda guerra mondiale sono invece custoditi presso di Distretti Militari dei capoluoghi di Regione. Per i soldati di truppa le informazioni desumibili da un foglio matricolare di solito sono scarne: data di arruolamento, data di chiamata alle armi, unità assegnata, incarico, ricoveri in ospedali militari, ferite riportate, campagne di guerra, eventuali decorazioni assegnate. Per gli ufficiali la documentazione è più ampia ed aumenta in caso o di contenzioso o in casi particolari come ad esempio mancato riconoscimento di una campagna di guerra, documentazione relativa al periodo della Repubblica Sociale Italiana, riconoscimento della qualifica di partigiano, etc. Per i sottufficiali e gli ufficiali nel fascicolo personale è inoltre presente una fotografia formato tessera dell'interessato.

Una volta appreso il periodo in cui il nostro familiare ha prestato servizio militare, l'unità di appartenenza, e le eventuali operazioni belliche a cui ha partecipato si tratta di ricostruire i suoi trascorsi militari. Se l'interessato è in vita ovviamente il compito è facilitato. Ma se l'interessato è deceduto non bisogna disperare perché esistono tre alternative.

La prima è di studiare la storia dell'unità interessata. Per reperire pubblicazioni su quella unità il primo passo è quello di consultare su internet il catalogo interbibliotecario, ovvero il catalogo di tutte le pubblicazioni contenute nelle biblioteche italiane, universitarie, comunali, degli enti pubblici, etc.  Ad esempio se il nostro militare apparteneva nella seconda guerra mondiale al 66° reggimento fanteria occorre individuare anche la grande unità di appartenenza, ad esempio la divisione Trieste. Questa informazione sulla grande unità è semplicemente ottenibile con una ricerca su Google. Il catalogo on line del sistema interbibliotecario ci presenterà quindi una ricca messe di testi disponibili su quella grande unità, mentre nulla sul singolo reggimento. I libri del sistema interbibliotecario vengono spediti dalla biblioteca in cui sono presenti alla vostra biblioteca comunale o di circoscrizione a volte gratis a volte dietro semplice rimborso delle spese postali. Il prestito è disciplinato dalla vostra stessa biblioteca. Si tratta del più sconosciuto ma potente strumento di ricerca a disposizione del cittadino. E soprattutto di uno strumento pressoché gratis. Per la prima guerra mondiale l'opera di riferimento è ?L'Esercito italiano nella grande guerra, 1915-1918?, la relazione ufficiale dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito sulla prima guerra mondiale (d'ora in avanti denominata RUI in bibliografia), opera anch'essa di parte ma sicuramente più affidabile e documentata di una pubblicazione celebrativa. In particolare la RUI è essenziale per la ricca cartografia in scala 1:10.000 ed 1:25:000 con l'andamento delle operazioni militari e lo schieramento delle opere difensive. I volumi cartografici possono dare una idea delle località e delle operazioni militari in maniera intelleggibile anche ai non esperti di tecnica militare. Per la seconda guerra mondiale infine consiglio sempre le pubblicazioni dello Stato Maggiore dell'Esercito ? Ufficio Storico. Qualora si volesse approfondire la storia della unità è possibile consultare i diari storici, di solito fatti a livello di reggimento o di grandi unità o gruppi tattici, che sono praticamente la storia giorno per giorno delle unità militari. I diari storici sono consultabili previo appuntamento (spesso ci vogliono anche 6 mesi) presso l'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito a Roma.

La seconda soluzione è quella di cercare dei reduci ancora viventi della nostra unità di interesse. Sebbene siano passati 60 anni quasi dalla fine della seconda guerra mondiale non bisogna disperare. Con una serie di annunci gratuiti su Famiglia Cristiana, il mensile dell'Unuci (Unione Ufficiali in Congedo d'Italia), alcune riviste d'arma, con una cinquantina di lettere alle sezioni provinciali delle Associazioni Nazionali Combattenti e Reduci e dell'Associazione Nazionale Alpini ho individuato ad inizio 2006 più di 30 ex appartenenti alla unità di mio padre. E' chiaro che molti hanno i ricordi sbiaditi, altri ancora essendo privi di istruzione o non avendo compiti direttivi faticano a comprendere addirittura come e perché fossero là o non hanno ricordi specifici, confondono i nemici con gli amici e via andare. Ma in alcuni casi si possono trovare addirittura i compagni di branda del proprio familiare o i loro discendenti. In questo caso, che potrebbe sembrare senza speranza, come sempre non bisogna disperare. Se il commilitone del vostro familiare è anche lui deceduto molto probabilmente la famiglia conserverà le foto ricordo di questo soldato, la sua corrispondenza a casa, a volte le memorie. E anche questi sono documenti che possono aiutarvi nelle vostre ricerche. Cito un esempio: per mesi cercavo di ricordare i nomi dei compagni d'arme di mio padre senza successo. Poi una notte quasi per magia ne ho ricordato uno: Maligoi, triestino. Ho allora consultato uno strumento utilissimo, ovvero il motore di ricerca di libero degli omonimi sull'elenco telefonico XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX. E ho identificato a Trieste un solo Maligoi. Trepidazione. Chiamo e apprendo che si tratta del fratello, il mio Maligoi è deceduto solo pochi anni prima. Ma non demordo. Mi faccio dare il nome della moglie e la chiamo. Con grande stupore la moglie mi riconosce subito come il figlio di un amico del marito, anzi il figlio di quello che produceva le piastrelle a Sassuolo. La moglie mi regala via posta tutta la serie di fotografie del marito nel periodo militare. E come per miracolo in una fotografia di soldati sdraiati al sole davanti alla caserma compare Ercole Tomasini. Sono emozioni forti, che vale la pena di vivere.

La terza via da percorrere è quella della memorialistica relativa a quella unità. La ricerca avviene sempre sul motore del sistema interbibliotecario ma consiglio a chiunque di partire con i meravigliosi libri di raccolte di memorie di Giulio Bedeschi pubblicati da Mursia: Fronte d'Africa c'ero anch'io, Prigionia c'ero anch'io, Fronte balcanico c'ero anch'io, Fronte Greco Albanese c'ero anch'io, etc. etc. Tra l'altro le memorie sono proprio elencate in ordine di grandi unità.

 

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