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Ma Snia e Ras non hanno insegnato niente?


Saranno pure "spazzatura",me le azioni di risparmio non hanno fatto che dare soddisfazioni nel recente passato.

Le molteplici conversioni in ordinarie hanno premiato molte volte i lettori del lombardreport.com( Cementerie di Barletta, Mondadori etc)

Mantenere quotata una  risparmio costa. Tra assemblea di portatori di questi titoli,rappresentante degli azionisti,bilancio complicato dalla loro presenza ,comunicazioni alla  Consob etc ben si comprende  la caccia alla conversione.

Al punto che nel recente passato per SNIA e per RAS le societa' sono state costrette  a pagarle molto di piu' delle ordinarie pur di averle neutralizzate.

Una sola societa' sembra tetragona: Unicredito. Poteva cancellare le azioni di  risparmio quattro anni fa quando quotavano il 30% in meno delle ordinarie. Ma non volle. Nel frattempo mentre l'ordinaria saliva la risparmio galoppava .Al punto che ora quota spesso piu' dell'ordinaria. E pensare che l'ordinaria capitalizza 65060 milioni mentre la risparmio 140 milioni. Una frazione inferiore allo 0,2% del capitale complessivo,tollerata da Borsa Italiana che la mantiene quotata.

Una banca additata giustamente come  splendida societa' si trova percio' in bilancio un retaggio del passato che non vuole cancellare. Poteva farlo con concambi estremamente vantaggiosi tre/quattro anni fa. Ora probabilmente farebbe fatica ad ottenere l'assenso ad un concambio alla pari,viste le ultime esperienze di SNIA e RAS.

Eppure anche Banca Intesa,in procinto di maritarsi con S.Paolo non ha voluto  per ora concambiare anche le risparmio. Così la nuova entita'  "San Intesa" capitalizzera' ben oltre 60.000 milioni euro,ma avra' in circolazione anche azioni di  risparmio per un controvalore di 4.600 milioni. Meno dell' 8% della capitalizzazione complessiva.

Ora i piccoli che detengono le risparmio sono probabilmente  ancora  propensi a concambiarle in ordinarie in quanto quotano leggermente di meno. Ma in futuro ?Memori delle esperienze di SNIA e RAS potrebbero rifiutare una offerta di conversione se-come accade per Unicredito-la risparmio dovesse quotare piu' dell'ordinaria. Gia' questo accade per molte azioni di risparmio: Impregilo,KME,Banca Carige,Edison etc.etc.

La palla è in mano al CdA. Ma i possessori delle risparmio non hanno fretta. In attesa delle eventuali decisioni hanno infatti  diritto ad un dividendo maggiorato del 2% rispetto alle ordinarie.

 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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