Lo sceriffo sul floor del Nymex


Classico copione sui mercati azionari ieri: bond al ribasso e quindi azioni su. I mercati festeggiano la discesa del petrolio (ieri in intraday era mostruoso il Crude Oil, mai visto tanta volatilità, se non stavi attento al secondo ti portava via in un nonnulla) anche se trovo patetica la mossa della CFTC di investigare i trader del Nymex per il rialzo del petrolio. Come ricordava questa mattina il Wall Street Journal quando ci si avvicina alle elezioni l'elettore è sensibile al prezzo della benzina al distributore e soprattutto alla bolletta dell'Enel (in Texas il mercato dell'elettricità è libero ed i prezzi dell'energia stanno divorando vivi i consumatori) così a Washington giustamente qualcuno si è iniziato a preoccupare ed ha mosso gli ?amici?. Il fatto che il Pil USA sia cresciuto dello 0.9% nel primo trimestre 2008 sta a significare che onestamente la crisi dei mercati, tra alti e bassi, può dirsi superata e per il momento l'economia USA ha evitato la recessione. L'SP500 è al ribasso del 4.8% dall'inizio dell'anno, niente di particolarmente significativo e basterebbero quattro sedute al rialzo di normale attività bull per annullare il ribasso.

 

Sull'SPMIB40 ormai la volatilità è ridotta al lumicino e se plottate le Bande di Bollinger vedete come basti ormai solo uno scossone per produrre un trend di prolungata durata. A livello di singoli titoli invece:

 

Acotel: mentre scrivevo che sembrava riprendersi è partita in tromba, ma vorrei vederla fuori dalla congestione orizzontale prima di entrare.

 

Buzzi Unicem: la congestione è molto stretta, mi aspettavo un ulteriore rintracciamento ma il movimento orizzontale è stato occasione di volumi importanti. Piazziamo il nostro buy sopra la congestione a 18.98 stop.

 

Atlantia: irraggiungibile ormai

 

Credem: ha la faccia oggi di fare il botto al rialzo;

 

SNAI: faccia da rimbalzo

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