Il Mondo uscito venerdì scorso pubblica le tabelle sulla redditivita' e affidabilita' delle principali banche italiane.Una elttura molto interessante.
Gli amici che ci seguono sanno che preferiamo-se valutate attorno ai mezzi propri- le banche con scarso ROE (Banco di Sardegna.Pop Etruria Lazio) nella presunzione che possano solo migliorare con buoni piani riorganizzativi e conseguente rialzo delle quotazioni.
Ma la lettura dei dati mostra lo spettacoloso ROE di 17,3-rettificato-di Veneto Banca,al terzo posto della classifica italiana. E mostra il balzo di redditività di Veneto Banca con il risultato netto di bilancio 2004 cresciuto del 117,4%. Tutti dati ben noti ai lettori del lombard in quanto da noi gia' pubblicati al momento della presentazioni delle risultanze dell'esercizio.
Quanto sopra -ci fa rilevare un cortese amico-sembra in contraddizione con la filosofia seguita di scegliere azioni con basso ROE nella presunzione che questo dato migliori : manteniamo infatti in portafoglio un valore con ROE elevato da otto anni.
La critica non è corretta in quanto si dimentica il VALORE dell'azione. Veneto Banca passa di mano(poche volte purtroppo) a 1,2 volte i mezzi propri.Questa è la ragione del nostro intestardirci su questo valore,incluso da otto anni nel portafoglio deille azioni non quotate del lombardreport.com. banche con simili ROE sono i due istituti che la sopravanzano in classifica: banco di Desio e Unicredito.Mabanco di Desio ha un rapporto C/MP di 2,4 e Unicredito di 2,14. Quando il CdA di Veneto banca portera' la valutazione del titolo su tali livelli la sottovalutazione che ce l'ha fatto inserire otto anni fa sparira'.Nel frattempo manteniamo nel portafoglio questo istituto che ha gia' raddoppiato di prezzo in pochi anni crescendo del 15%-considerando anche il dividendo- nello scorso anno,passando da 21,25 a 24 euro.. Ma i numeri testimoniano che la banca è ancora sottovalutata marcatamente sulla base del rapporto C/MP con analoghe realta' quotate..
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)
