la "tanzite" colpisce tutto


Tanto tuono' che piovve. Ed a dirotto.

La sfiducia degli investitori nei confronti delle obbligazioni ha oggi colpito un nostro vecchio cavallo di battaglia del 2003 : la CV EnerTAD 5,75% 2006 scesa oggi  sotto il nominale.

Questa obbligazione è stata emessa al nominale  la scorsa estate mentre l'azione quotava  attorno a 3,80 euro. E' convertibile a 4,25 euro.E' salita fino a quota 109.

Oggi,mentre l'azione  veniva trattata a 4,24 euro era  scambiata a 99.  In pratica abbiamo una CV in crisi mentre l'azione tiene.

Tutto questo mentre l'azione non stacchera' dividendi  nel prossimo futuro mentre l 'obbligazionista incassa il 5,75%.

Nessuna CV  trattata sui mercati anglosassoni,scadente tra due anni,è a sconto quotando attorno al nominale. EnerTAD ha questa strano primato.

EnerTAD opera nel settore delle fonti di energia rinnovabili. Necessita di forti investimenti nei primi di anni di vita per  costruire le centrali per sfruttare le biomasse ed i rifiuti e il settore eolico. Poi i redditi arriveranno con crescita esponenziale. perché la domanda di energia in Italia è in crescita continua e il nostro potenziale  non basta a coprire le future necessita'.Tutte queste cose si sapevano gia'.

Enertad produce energia dai rifiuti in due impianti da 10 MW : Terni e S.Vittore. Il target è di arrivare a 70 MW nel 2006 con un investimento,gia' finanziato tramite CV e prestiti, di 210 milioni di euro.

Nel settore eolico vuole toccare i  100 MW,Alla fine di questr'anno dovrebbe partire l 'impianto di Viticuso.

Le previsioni degli analisti (Akros- maggio 2003)sono per un utile attorno ai 10 milioni di euro per il 2003,13,5 nel 2004, 18,2 nel 2005 e 27,9 nel 2006.

Quello che oggi accade  sui mercati  puo'   essere letto  in svariate maniere:

1) I report sono tutti falsi. EnerTAD non  riuscira' a fabbricare le centrali. E' tutta una bufala.

2)I report sono  ottimistici.I risultati saranno inferiori. Ma,anche se inferiori, gli utili ci sono e il prestito verra' ripagato

3)Si tratta di una occasione per entrare su una obbligazione scadente tra  meno di tre anni ad un tasso del 5,75%,tasso che diventera' il 6,10% se taluni  risultati non saranno raggiunti. Una CV di una societa' che opera in un mercato in espansione  e per la quale non si deve temere,data la brevita',rialzi dei tassi.

L 'ipotesi 1) non puo' essere discussa per mancanza di argomenti.  Con tale tesi non si puo' neppure pensare di acquistare una azione di qualsiasi societa'.. Abbiamo effettivamente  gia' trovato mele marce sul listino.D'ora in poi dovremo convivere con questo incubo. Anche se per una EnerTAD  eventualmente ( e non ci crediamo sulla base delle analisi stilate dalle SIM) in difficolta'  non mancherebbero immediate  manifestazioni di interesse da parte di primarie societa' (Enel in primis)grazie alla ricca nicchia in cui opera.

L'ipotesi 2)-piu' prudente non giustifica  la  scarsa discesa del titolo rispetto alla CV. Il flottante dell'azione non è  clamoroso,ma si tratta sempre di quasi il 20%,una cifra quasi pari al controvalore della CV in circolazione.Allora come mai  i possessori delle azioni mantengono i titoli (che non renderanno molto) quando hanno la possibilita' di  switcharli con le CV che rendono in  30 mesi il 14,3% lordo ? E sono sempre convertibili in azioni ?Ed inoltre hanno sempre un minor rischio rispetto all 'azione.?…

Ripetiamo che una situazione simile sarebbe IMPENSABILE nei Paesi anglosassoni,ove le CV sono emesse con forti premi.

Sappiamo naturalmente  che questa CV non ha rating. EnerTAD aveva promesso di richiederlo  quest'anno. E lo scotto che paga è un tasso piu' elevato. Ma per quel che vale il rating (Parmalat docet….)

Chi ha venduto oggi  ha preferito portare a casa gli utili  della sottoscrizione fatta  in estate e che ha reso-su base annua-il 5,75%.

La soluzione…sarebbe fondare un hedge fund.Vendere il titolo allo scoperto ed acquistare le  CV. Guadagno  garantito…Peccato che  non troveremmo facilmente azioni  al prestito-titoli….

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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