Il parco buoi,del quale faccio parte,continua a prendere sberle colossali.
In soli 15 mesi siamo caduti nelle trappole di Acquedotto De Ferrari(niente conversione delle risparmio nonostante gli articoli del codice civile,per cui si è ormai davanti al Tribunale),Unipol/Aurora(perizia che non condividiamo-basta raffrontarla a Toro- e scippo del dividendo di Aurora,Banca Fideuram ( squeeze out allo stesso prezzo dellla prima OPA,nonostante che nel frattempo i titoli comparabili siano saliti del 50%-cfr Banca Generali- ed il dividendo sia stato incrementato consistentemente-ma se lo incasseranno lorisgnori, Telecom ( la valutazione del 18% passa sulle nostre teste…),Anima ( venduto il 29% del capitale,proprio un briciolo in meno di quanto necessario per far scattare l'OPA etc etc.
E POI VI SORPRENDETE LEGGENDO SU UN IMPORTANTE GIORNALE ITALIANO CHE L'ITALIA HA LA BORSA CON LA MINORE PRESENZA DI INVESTITORI STRANIERI RISPETTO AI PRINCIPALI PAESI EUROPEI ?
L'analisi del mercato è diventata impossibile.Non basta studiare i bilanci,bisogna anche prevedere se le norme saranno aggirate per non far scattare l'OPA e far ricchi soltanto lorsignori.
E' veramente patetico il nostro tentativo donchisciottesco di lottare contro i mulini a vento,mossi da venti tumultuosi che non possiamo controllare.
Meno male che esistono talune banche italiane, che rispettano i piccoli soci.E meno male che ci sono tutte quelle societa' minerarie(aurifere ed argentifere) sulle quali eventualmente dirigire l'operativita'.All'estero queste cose non accadono.. Siamo caduti piacevolmente,in tanti anni di operativita',in parecchie OPA (l'ultima Bema Gold).Nessuno che acquistasse" astutamente "il 29% per aggirare l'ostacolo. Tutte al 100% del capitale.
Ci siamo trovati nella scomoda posizione di Robin Hood dei piccoli risparmiatori. Scomoda in quanto non si riescono a difendere i diritti degli investitori.E percio' si prendono sempre sberle.Non ci rimarrebbe che coalizzarci.E fare la rivoluzione…
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)
