LA MERKEL DICE CHE L'USCITA DELLA GRECIA NON E' UNA OPZIONE: QUINDI LA GRECIA ESCE


Grecia fuori. Ora ci toccherà di assistere alla tragedia. Data ultima della tragedia 19 maggio 2010, quando scadrà il rifinanziamento dei bond greci. E come non assistere con gioia, benché ci e soprattutto mi costerà carissimo (tutto il mio patrimonio è in euro, casa macchina figli etc.), al ritorno della logica economica nei confronti dei greci ?

 

Tomasini odia i greci ? No, anzi, una faccia un popolo. Che differenza c'è tra un italiano medio e un greco ? Nessuna. Che differenza c'è tra chi costruisce da 50 anni l'autostrada Salerno – Reggio Calabria e chi in Grecia ha fatto una legge per cui chi costituisce una società deve pagare una imposta pari all'1% del capitale iniziale al fondo degli avvocati greci ? Che differenza c'è tra un Tribunale della Repubblica Italiana il cui unico scopo è quello di mantenere uno stuolo di magistrati nullafacenti e di avvocati gente inutile e un fornitore delle Forze Armate Greche che deve versare il 4% del valore dell'appalto al fondo pensione degli ufficiali ? In Grecia il 10% del prezzo dei traghetti va al fondo pensione dei marittimi e se comprate un biglietto per Santorini parte di esso va a beneficio di una associazione di barcaioli ora scomparsa. Ma se chiedete nessuno sa dirvi dove effettivamente quei soldi saranno accreditati. Nulla di differente per chi in Italia si trova a pagare 5 volte in 50 anni gli stessi oneri di urbanizzazione per la costruzione di un edificio e la successiva ristrutturazione. Ogni volta che ristrutturi ripaghi gli oneri di urbanizzazione come se distruggessi ogni volta la casa e la ricostruissi. E vogliamo parlare della antisismica su muri non portanti ? Oddio, ma il Lombard l'antisismica ce l'ha ? La Grecia è un paese dove se aprissero le porte alle professioni protette il pil lieviterebbe dell'1%, se eliminassero le barriere alle entrate sui mercati crescerebbe di un ulteriore 2% e se portassero la burocrazia solo al livello europeo ecco che avremmo un altro 3.5% di crescita.

 

Lo stato, che nei paesi civili si scrive con la maiuscola, ma qui non è il caso, scrive Marco Valsania sul Sole 24 ore di martedì 27 aprile, è in Grecia visto come un distributore di reddito e non come un protettore dei diritti.

 

Vi ricorda qualcosa questo ? Parlavo con un corsista domenica scorso al corso sull'analisi tecnica moderna e lui con un pizzico di orgoglio mi ricordava che Catania è il terzo scalo per traffico aereo in Italia, quando ovviamente il sole non scioglie l'asfalto sulla pista per cui chiudono l'aeroporto (del resto poverini chi mai poteva immaginare che a Catania fa caldo … e quindi hanno appaltato ad una ditta di consulenza liberiana una dotta consulenza e questi hanno consigliato sostanzialmente di chiudere l'aeroporto quando fa caldo … nota tecnica africana di risolvere il problema, si mettono sotto un fico ed aspettano che faccia fresco). Mi è scappata la battuta: certo, con tutti quei siciliani onesti che fanno la valigia e scappano presto sarà il primo aeroporto nazionale.

 

Come non evitare il sentimento di muoia Sansone con tutti i filisteri. Io ho sempre nutrito dei dubbi sulla unione monetaria semplicemente perché la Grecia non è la Danimarca, e per piacere non iniziamo con la patria del diritto e della politica, gli Spartani e gli Ateniesi, tutta roba vecchia di 3 millenni e che non esiste più nemmeno nella memoria degli studenti che non la vogliono (a torto) più studiare.

 

Paese bellissimo la Grecia, ma io mai oserei comprare una macchina usata da un greco. Scusate , non è razzismo, è la realtà, come mai mi sognerei di percorrere la Salerno – Reggio Calabria o di comprare casa in Puglia o di avviare una attività a Trapani. Là altro che il 4% sul valore dell'appalto …

 

Leggevo con stupore degli articoli in cui si invocava il controllo dei CDS, ovvero degli strumenti che servono a speculare CONTRO i Greci. Io vorrei invece mettere fuori dalla sede Lombard un cartello con scrivvo "Viva i CDS" perché sono gli unici che hanno riportato il mondo alla realtà dopo la sbornia del buonismo europeista: la Grecia va bene da andarci in vacanza ma non a lavorare, così come l'Italia, se sei serio (anche nel nostro settore, per intenderci) prendi l'aereo e te ne vai a Londra, a Francoforte, a Parigi. Finanza ? Se dici finanza in Italia tutti si fanno scuri in volto perché pensano alla Guardia di Finanza non ai mercati finanziari.

 

Quindi godiamoci questo meraviglioso crack che riporta la giustizia sulla faccia dei mercati e iniziamo a pensare a cosa succederà quando gli speculatori internazionali si saranno occupati di Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda e quindi … arriveranno a chiedersi perchè mai il Portogallo debba saltare quando i dati macro del Portogallo non è che siano lontani anni luce da quelli dell'Italia.

 

E ora si alzeranno i cantori del made in italy, quelli che sono convinti che due aziende ceramiche a Modena, una meccanica a Brescia, una fabbrichetta di divani a Matera e un po' di scarpe ad ancona riescano a mantenere almeno 15 regioni in cui l'unica risorsa è sole mare e mandolino.

 

Una volta la chiamavano politica industriale, ma per fare la politica industriale ci vuole lo stato protettore dei diritti e guida dell'azione economica. Non lo stato distributore dei redditi. Ormai penso che sia troppo tardi per parlare anche di politica industriale.

 

Ho letto dei greci che stanno iniziando a portare i soldi all'estero con bonifici e nella sportina della spesa. E' quello, prima o poi, anche il nostro futuro. Altro che compra qui e vendi là.

 

 

 

 

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!