No,la Cina non riuscira' a trascinare velocemente la vecchia Euroipa e gli USA fuori dalla recessione. Mi spiace dissentire dal Direttore.
La Cina si sta sviluppando ma il PIL cinese è ancora una piccola frazione di quello americano. Non si è mai visto che una economia riesca a spingera un'altro Paese quattro volte piu' grande fuori della recessione.
Ma il problema concerne le tanto strombazzate statistiche cinesi.Un mio vecchio pallino. Scusate la citazione personale. La mia tesi in Bocconi, era titolata nel 1968 ! "analisi critica delle fonti statistiche cinesi"Allora le statistiche cinesi latitavano ed erano controllate e forse manipolate dalle autorita'.
Sono passati (purtroppo circa 40 anni,ma le statistiche cinesi non brillano ancora per chiarezza.
Andrew Rothovius su USA/China Letter dello scorso giugno scrive testualmente" Strong evidence that China today has overstated its growth every year and yet US Govcernment and big TV newspaper media swallow every falsified Red statistic whole"
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Lo stato delle banche cinesi è oggetto di un'altra feroce critica da parte di Adrian Van Eck:" Taluni dicono che le banche cinesi sono in condizioni migliori di quelle del resto del mondo "That is also not true" Controllate dallo Stato prestano miliardi di dollari a money-losing fabbriche statali e" e via di questo passo
Dall'altra parte della barricata troviamo -parzialmente-George Soros che apprezza la manovra di 4 trilioni di yuan decisa dalle autorita' cinesi.Ma alla fine concorda con la nostra tesi scrivendo testualmente" Poiché l'economia cinese è soltanto un quarto di quella statunitense non potra' rimpiazzare i consumi americani come motore del rilancio internazionale"
Non facciamoci percio' illusioni. Soltanto le industrie che lavorano all'interno della Cina troveranno giovamento dalla maxi-manovra cinese.
Noi dovremo arrangiarci-come al solito-nel cercare di trovare la forza di risorgere economicamente . Lo Stellone italico dovra' aiutarci ancora una volta….
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)