L'ennesima conferma: vendere le azioni aurifere sugli strappi e ricomperarle quando scendono


Lo sappiamo bene che ci ripetiamo.Ma le azioni aurifere-ed a maggior ragione quelle argentifere-non sono da tenere per tutta la vita.Ma da comperare e vendere all'interno di un trend decennale di rialzo sfruttando l'ipervenduto e l'ipercomprato del mercato.

Gli amici abbonati ci avevano sgridato amichevolmente gioved' e venerdì alla fiera di Forlì per avere consigliato di vendere le Agnico Eagle, le Silver Standard e le Aquarius.Noi eravamo stati disciplinati.Quando i giornali mettono l'oro  sulla prima pagina le azioni vanno vendute.Lo scriviamo da dieci anni su queste colonne(e da trent'anni sulla stampa finanziaria,causa eta' purtroppo molto avanzata…)

E puntualmente è giunto il  mini-crac.Oggi possiamo comperare le SSRI a 41 dollari,il 10% in meno. E le Aquarius a 16,80 sterline, oltre il 10% in meno.

Ma l'oro,per noi, deve ancora smaltire l'ipercomprato e solo i piu' coraggiosi possono lanciarsi gia' ora in piccoli acquisti.

Noi attendiamo a consigliare l'acquisto(fedeli al titolo della rubrica di "investimenti a basso rischio") per  almeno alcune sedute.

Abbiamo due alternative: l'oro scende a 778 (circa) oppure a 753(seconda linea Maginot  o a 731(terza linea Maginot)).Oppure ingrana molto sorprendentemente il turbo e supera quota 840.

Nella prima ipotesi compreremo un 30% di quanto venduto attorno alle suddette quote.Mentre non avremmo dubbi a ricomperare quanto venduto quando l'oro sfiorava 840 $ se dovesse superare quota  850$/oz.Sarebbe un segnale do forza inaudita.Ma temiamo che dovremo attendere ancora un po' per  ricevere questo segnale.

Ma NON dimentichiamo che se  tenessimo conto dell'inflazione il massimo dell'oro nel 1980 di US$ 850 sarebbe oggi di circa 2270 dollari mentre il massimo dell'argento  del 1980 sarebbe ben oltre  130 $/oz. Ci sono molte persone che si leccano ancora dopo 27 anni le ferite per avere comperato in quel mostruoso ipercomprato.Attenzione percio' ad operare disciplinatamente.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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