L'araba fenice è finalmente quotata...al 55% in menod ella quotazione di Borsa Italiana.


Hanno quotato il warrant Banca Popolare Italiana 2010 scadente il 21 dicembre 2010. Prezzo di esercizio  11 euro.

Il colmo è che fino ad un mese fa  vi era denaro nei Paesi anglosassoni su questo warrant a 0,70.E la BPI allora valeva 7 euro.E nessuno vendeva.Neppure in casa BPI .

Ora Borsa Italiana ha fatto i suoi calcoletti ed ha fissato a 1,70 euro  il valore TEORICO del warrant.Prezzo da cui dovevano partire le trattazioni. Invece non abbiamo mai visto questo prezzo: una imprevista valanga di vendite ha travolto il warrant che ha stentato ad aprire. L'ha fatto a mezzogiorno a 0,80  euro per poi crollare  ulteriormente a 0,60 euro. Eppure  con Black & Scholes il calcolo del valore del warrant era ben superiore.Di quanto dipende dalla volatilita' utilizzata.

Su tali basi ,con un warrante scadente tra piu' di quattro anni,una banca al centro del risiko, una quotazione  del warrant inferiore al denaro di due mesi fa  gli acquisti ovviamente  sono apparsi.

Tutta l'operazione della quotazione del warrant-per la cui negoziazione avevamo scritto un paio di articoli sul lombardreport.com per sollecitarla,sembra coperta dal silenzio. Poche righe stamane su F& M.Tale silenzio sorprende in quanto gli oltre 94 milioni di warrant sono posseduti da migliaia e migliaia di soci BPI..

E sorprende la selvaggia svendita di un milione di warrant  ad un prezzo che era 0,60 euro mentre Borsa Italiana ne aveva valutato il valore 1,70 euro.Vedremo cosa succede nelle prossime sedute.

Chi ha acquistato a 0,60 euro  non rischia probabilmente  -nel mondo speculativo dei warrant- molto: ha quattro anni di tempo,uno stimatissimo Governatore  Draghi che spinge verso le aggregazioni bancarie ,una BPI al centro dell'interesse,unao strile a 11 euro con la quotazione gia' ora a 9 euro( era 7 euro un mese fa). Questo warrant merita percio'  di essere monitorato  la massima attenzione. Come tutti i warrant è rischioso e si rivolge a speculatori sofisticati .  Ma chi non risica non rosica.

 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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