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L'analista che gia' nel 2003 aveva segnalato le pecche di Banca Popolare Italiana rianalizza il titolo


Andrew Sentance,affermato analista, aveva pagato duramente la sua lucidissima  negativa analisi emessa nel 2003 sulla Banca Popolare di Lodi. Naturalmente quell'analisi -che circolava in borsa e sorprendeva gli incalliti ottimisti sul titolo lodigiano-ebbe vita difficile e venne bandita da quasi tutti i giornali finanziari .Eppure Andrew Sentance aveva gia'  scoperto tutto,con un paio di anni di anticipo. La sua bravura gli costo' molti problemi .

Ora su IL VALORE in edicola oggi Andrew Sentance torna sulla Banca Popolare Italiana con un interessante pezzo dal chiaro titolo "Meglio non comperare". Ed il sottotitolo"Guardando ai fondamentali dell'istituto di Lodi verrebbe da consigliare ai molti pretendenti all'acquisto di lasciare perdere etc etc"

Un pezzo che merita di essere letto in quanto -ovviamente-molto dettagliato.

Il pessimismo di Sentance si sconta con l 'ottimismo di Borsa e Finanza su quel warrant 2010 BPI che tante soddisfazioni ci ha dato  da luglio con un rialzo del 60%. Consigliamo anche questa lettura.

 Ecco il nostro commento:Ricordiamo che in questo caso il sogno per i possessori del warrant è il pagamento (eventuale,in caso di fusione)della BPI "carta contro carta"  con un bel rapporto e che  il pagamento per contanti di  una consistente parte della cifra concordata potrebbe rappresentare  una mazzata per il warrant.Il Regolamento del warrant non è chiarissimo,ma questa è l'interpretazione di molti analisti.

E' (forse)il primo caso nella recente  storia della nostra borsa  che l'investitore preferisce la carta ai soldi contanti…

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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