Hanno scambiato venerdì soltanto due (!) azioni dell' Acquedotto De Ferrari risp.
L'azione quota 4,80 euro dopo avere distribuito un dividendo di 0,121 euro una settimana fa.
Solitamente gli scambi sono molto piu' dinamici. Nello scorso mese la media è attorno ai tremila pezzi per seduta.Ma ci sono state anche giornate in inverno e primavera con scambi per 20.000 pezzi.
Gli amici abbonati sanno che seguiamo e monitoriamo sistematicamente con attenzione questo valore, che possediamo,da oltre otto mesi. Abbiamo anche partecipato alla recente assemblea ordinaria.In tale occasione abbiamo riportato sul lombardreport.com (UNICO giornale finanziario a farlo !) l 'articolo per noi importantissimo passato sotto totale silenzio pubblicato dal Secolo XIX su possibili interessanti novità sui titoli De Ferrari,Amga,Nicolay e Acea.
Ora gli scambi sono al lumicino. Nessuno infatti vuole svendere azioni risparmio De Ferrari a 4,50/4,80 euro quando l'ordinaria quota 6,50 euro con tutto quello che è successo a molte azioni di risparmio precedentemente quotate in borsa Inoltre non si puo' dimenticare l'articolo del Secolo XIX che-se fosse vero-…. Ma nessuno,d'altra parte, vuole acquistare o incrementare fin quando non verra' (almeno) convocata la riunione degli azionisti di risparmio chiesta quasi un anno fa e finora non avvenuta.
Nel frattempo si è incassato il dividendo e si guarda con piacere al balzo effettuato in sei mesi dall'azione di risparmio. Mentre l'estate calda spingera' a consumare piu' acqua…
PS Colgo l'occasione per rispondere ad un amico che indirettamente mi chiede perché non ho posto in assemblea la domanda sulle azioni di risparmio,un argomento che ci interessa da vicino. La risposta è implicita nel testo del resoconto dell'assemblea pubblicato dal lombardreport.com.
In assemblea infatti i (pochissimi) intervenuti mi avevano consegnato la copia del Secolo XIX di un paio di giorni prima( di cui non conoscevo l'esistenza) che ventilava quell'operazione straordinaria.Come chiaramente fattoci implicitamente(non esplicitamente) capire dal CdA qualsiasi eventuale operazione sulle risparmio veniva percio' "congelata" in attesa dell'esito di queste voci .Vi ricordo sinteticamente quanto pubblicato dal giornale genovese in aprile ;
dal SECOLO XIX-articolo di LUIGI LEONE
Titolo " Prove di dialogo Amga-Acea"
sottotitolo Obiettivo :riunificare il sistema delle acque genovesi.
occhiello: regista del contatto Anfossi presidente del de Ferrari-Galliera. Il ruolo dei sindaci di Genova e di Roma
e che nel testo si parla esplicitamente che Acea vuole "vendere e di farlo a chi,come appunto l'Amga,vuole e puo' acquistare,magari riconoscendo una plusvalenza,anche minima, per consentire ad Acea di uscire dalla partita dignitosamente dopo avere inutilmente cercato di sfondare in Liguria",
E piu' oltre :" Né si puo' dimenticare il probleama della fusione tra De Ferrari e Nicolay(con uscita dalla Borsa di quest'ultima da tutti giudicata necessaria ai fini operativi ed economici non realizzata in precedenza per gli acrimoniosi rapporti tra l 'Amga-che ha esercitato i suoi poteri di interdizione-e l'Acea. Superate le incomprensioni bisognera' stabilire se l'operazione avverra' prima o dopo la compravendita"…etc etc.
Leggete percio' l'articolo completo . Tenete inoltre presente la ritrosia del vertice a parlare di progetti che prevedono le autorizzazioni basilari dei sindaci di Roma e Genova ed il giusto terrore del CdA di incappare nei fulmini della Consob se si fossero sbilanciati troppo a parlare.Ecco perché era inutile fare una quarta domanda sulle" risparmio" in assemblea. La risposta era ampiamente scontata con un probabile "no comment".
Non ho letto nessuna smentita a questo articolo.Se qualche amico l'avesse notata è pregato di scrivere al lombardreport.com. Grazie e buona attesa…
DISCLAIMER: L'autore dell'articolo,non iscritto all'Ordine dei Giornalisti,possiede -come ricordato nel pezzo- azioni della societa' sopra-esaminata e lo comunica fin d'ora ad ogni effetto di legge.L'articolo puo' percio' essere influenzato da tale situazione.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)