ITALIA: IL BENGODI DELLE OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI


In tutto il mondo le convertibili sono solitamente quotate a premio.E' ovvio. Nella peggiore delle ipotesi il capitale viene ragionevolmente rimborsato.Se ci si allontana dal valore nominale questo premio diminuisce.

Ma non accade mai di vedere sconti di conversione così accentuati su primarie convertibili come quelli presenti in Italia.

Basta aprire PLUS-Il sole 24 ore (al contrario della tabellina pubblicata giornalmente dal settimanale  e compilata dall'ufficio studi  & ricerche di Banca Intesa e  piena di lacune come piu' volte mostrato su queste colonne la tabellina del sabato,fatta da NORISK,è esatta)e si scopre che  la CV  Credito Valtellinese ,esercitabile tra sei mesi, vale il 9,12% in meno dell'azione e quella di Azimut-esercitabile nel 2009 ma su cui c'è un call aperto ha uno sconto   fortissimo del 13,36%.

Non riesco a capire il mercato.  I gestori dei fondi interessati a posizionarsi su questi valori dovrebbero puntare alla CV,non sull'azione..Questo non avviene. Meno male! Così ci permettono di sfruttare queste situazioni.

 

PS MODIFICATO.Come cortesemente segnalato dall'attentissimo Remo Mariani,nuovo imperatore delle CV, anche NORISK-che finora aveva lavorato bene- ha commesso un errore.Infatti ha calcolato il valore sulla base di un prezzo di conversione di 7,092 mentre il rimborso avverra' invece a 7,2727-assegnate 55 azioni per ogni 400 euro rimborsabili-.Quindi ,pur essendo davanti ad una marcata  ed interessante sottovalutazione attorno al 4% non si raggiunge quella percentuale del 9% che avevamo riportato.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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