ITALIA CON FORZA RELATIVA AI MINIMI: UN FUTURO NERO ?


In queste fasi di mercato, dove per riuscire a scrivere qualcosa di intrigante occorre rifugiarsi nei fondi di caffè o nelle onde di Elliott, spesso gli analisti, persi nella vexata quaestio ?scende o sale? dimenticano quello che è l'elemento più importante, ovvero la forza relativa. Come è posizionata l'Italia all'interno del gran ballo della forza relativa ? Rispondere a questa domanda ci dice quanto crescerà l'Italia in più degli altri mercati se il Toro dovesse tornare a scalpitare, oppure quanto perderà l'Italia se l'Orso scapperà dalla gabbia. Ovvero ci dice se conviene stare sui titoli italiani oppure cavalcare quelli stranieri.

 

La risposta è sconsolante: dal 2005/2006 ad oggi l'Italia ha perso in maniera vistosa e preoccupante terreno rispetto agli altri mercati del mondo. Pubblichiamo qui sotto la forza relativa dell'indice MSCI Italia contro l'indice MSCI Europa e contro l'indice MSCI World. Spesso l'andamento della forza relativa è erratico ed esprime rumore piuttosto che una tendenza precisa. In questo caso, purtroppo, la forza relativa dell'indice italiano sta dimostrando come il nostro Paese stia perdendo continuamente e consistentemente terreno rispetto al mondo. Notate come il calo, meglio il crollo, dell'indice di forza relativa sia mano mano più evidente dal 2005 ad oggi. E soprattutto come oggi siamo su dei livelli che mai nei 10 anni precedenti abbiamo toccato.

 

L'Italia perde competitività nell'industria, nel turismo, nei servizi, nel commercio. La triste verità è che dovremmo uscire dalla Unione Monetaria per ridare fiato alla nostra economia, in questo modo bruceremmo con l'inflazione l'enorme debito pubblico e previdenziale, lasciando però un paese più competitivo. Non sto parlando della panacea, sto parlando di scegliere tra un cazzotto in bocca ed un calcio nella pancia. E su quale dei due sia meglio ovviamente tutti noi avremo una nostra personalissima opinione.

 

 

 

 

A livello di mercato notiamo come la congestione si stia ancora prolungando mettendo a dura prova la nostra pazienza. Per fortuna ci sono molti buy sui mercati esteri e qualcuno di pregio sul mercato italiano (come Sorin) e questo ci fa propendere per il bel tempo o sicuramente al momento ci fa escludere lo scivolone. Poi mai dire mai, in questo momento il 50% del mercato propende per il rialzo ed il 50% giura sul ribasso e la soluzione migliore forse è quella di propendere per la congestione. O scende o sale o va in orizzontale.

 

Nulla di nuovo a livello di VIX che continua a strisciare per terra e soprattutto a livello di deviazione standard che anzi è precipitata si minimi.

 

 

 

Anche per quanto riguarda il nostro Zweig Thrust Index (rapporto titoli al rialzo / titoli al ribasso) siamo arrivati nella zona tipica del rovesciamento verso il basso e quindi di nuovo precipiteremo all'interno della congestione.

 

 

 

A livello di portafoglio, dopo le new entries europee, notiamo come Sorin abbia veramente ben fatto portandosi ad un rendimento di quasi il +10%. Posto qui sotto una schermata di Bloomberg che mostra come l'analisi tecnica sia per una volta allineata con quella fondamentale: se il primo massimo relativo precedente che Sorin ha come obiettivo e circa 2 euro, dopo aver rotto una trendline ribassista di lungo periodo, anche il target dei 3 analisti finanziari che coprono il titolo è appunto 2 euro.

 

 

Anche su Banca Generali mostriamo la stessa schermata di Bloomberg: qui gli analisti sono di più e ce n'è addirittura uno che vede il nostro titolo a 13 mentre la media si attesta a 10.27 euro, che sarebbe già grasso che cola, con questo mercato.

 

 

 

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