Dave Landry, famoso trader americano autore di due libri sullo swing trading è approdato in Italia per partecipare all'ITF di Rimini. Prima e dopo questa kermesse io ed Edoardo Ciotti abbiamo avuto il piacere di stare con lui ed ecco le impressioni ricavate attraverso due nostri articoli…
Dave Landry.
Autore di un paio di libri di trading a me molto cari perchè davvero in sintonia alla tecnica direzionale con la quale affrontavo i mercati fino a qualche anno fa. Tecnica che, seppur sedotto dai bonds e dal trading non direzionale, uso tutt'ora.
Discrezionale, azioni perchè più inefficienti degli strumenti derivati, non illiquide ma non troppo liquide, pullbacks, compressioni di volatilità, trend following, posizioni tenute per più giorni, e così via.
Nella realtà Dave è un robusto e simpatico omone, tipicamente americano che seduto alla mia postazione la fa sembrare quella di una gnomo.
Parla più volentieri d'altro, ma quando parla di trading ti dice che la vita da trader direzionale è dura, che ci son periodi nei quali non si guadagna, che i mercati cambiano costantemente e che bisogna adeguarsi, che le sue tecniche vanno bene per lui ma non sono magiche, che fa pochi seminari perchè gli tolgono ?focus? e minano il suo feeling con i mercati.
Ammette persino che i suoi libri – scritti durante e subito dopo il bull market della ?internet bubble? ? andrebbero rivisti.
Un basso profilo ed una professione di umiltà importanti e quasi introvabili in un mondo costellato da venditori di sogni e trombettieri del guadagno facile qual'è quello che gira intorno al trading.
E' infatti risaputo che l'industria del trading sia molto simile a quella del gioco d'azzardo (80% di chi apre un conto perde tutto in capo a qualche mese), logico quindi che prodotti e servizi siano strutturati per questo tipo di pubblico e la maggioranza di chi li vende appartenga alla categoria citata al paragrafo precedente.
E allora dopo aver incontrato uno come Dave senti di aver fatto un esperienza rara ed autentica, perchè di gente come lui, come i tuoi soci e come te in giro ce n'è poca.
Sopravissuti.
EDOARDO CIOTTI
Quando a metà febbraio ricevetti una mail firmata Dave Landry in cui spiegava che a maggio sarebbe venuto all'ITF di Rimini e che avrebbe avuto piacere di conoscermi per un attimo pensai di essere su ?Scherzi a parte?.
Due trader americani hanno profondamente inciso sulla mia formazione: Jeff Cooper e Dave Landry e pertanto ciò ha rappresentato per me una grandissima soddisfazione. Ancora più piacevole però è stato passare due giornate in compagnia sua e della simpaticissima moglie Marcy visitando Bologna e parlando di tutto ciò che ci passava per la mente.
L'impressione che ho ricavato da lui è stata assolutamente all'altezza dell'idea che mi ero fatto leggendo i suoi due libri. Abbiamo subito verificato di avere una caratteristica in comune: essere entrambi trader discrezionali e di quanto sia complicato mantenersi tali in mondo ormai dominato da macchinette e da trading system basati su algoritmi sempre più sofisticati.
Sia io che Ciotti crediamo di avere suscitato in lui una certa curiosità nel spiegargli come e perché abbiamo spostato gran parte della nostra operatività, anche intraday, sulle obbligazioni. Sicuramente è rimasto impressionato dalle strutture di hardware e di software in nostro possesso tanto da volersi far fotografare davanti alla postazione di Ciotti.
Insomma nonostante l'insufficiente inglese del buon Mariani, sorretto come si conviene dal buon Ciotti è nato come per incanto uno spontaneo rapporto di amicizia che tutti ci auguriamo di poter rinsaldare nei prossimi anni.
Ciao Dave e un caloroso grazie a Te e a Marcy per le splendide giornate passate insieme!
REMO MARIANI