Tutti si domandano: esiste oggi il rischio di inflazione ? Chiedersi se c'è un po' di inflazione è come chiedersi se si è un po' incinta. Si tratta di una famosa battuta che tuttavia racconta molto bene come oggi i mercati stiano affrontando il dilemma di recessione ed inflazione. Senza fare conti complicati basta guardare un indice confezionato da Goldman Sachs di cui riportiamo il grafico qui sotto per dimostrare come nell'anno che finisce a novembre 2007 l'inflazione globale era al 4.8%, due punti sopra quella dell'anno precedente. Se si confronta questa inflazione del 4.8% su scala globale con quella che storicamente ricordiamo anche in Italia (il 20% delle crisi petrolifere degli anni '70) allora sembra poca cosa. Ma siccome pratichiamo l'analisi tecnica dobbiamo chiederci dove sia la tendenza nel grafico qui sotto: al ribasso ? Sicuramente no, visto che inoltre in base alla nota teoria delle vacche grasse e vacche magre è impensabile che l'inflazione stia stabile per lungo tempo o peggio vada sotto zero. Noi stessi pensiamo di vedere il capo di una tendenza rialzista. Poi si possono fare mille ragionamenti relativamente a questo andamento: che la Cina continuerà a sfornare prodotti a basso prezzo che terranno controllata l'inflazione, che le materie energetiche e le commodities di base continueranno ad andare al rialzo tirate dal boom dei paesi emergenti trasferendo inflazione nei nostri paesi, che è la tesi contraria alla prima, e via salmodiando di questo passo.
Quello che ci rimane, alla fine, per noi analisti tecnici, è un brutto reversal nell'andamento dell'inflazione con il quale possiamo zittire da subito gli ottimisti. Se il reversal porterà al trend al rialzo questo lo sapremo con il senno del poi, per il momento ci ciucciamo solamente questa probabilità, che sembra ampiamente scontata dai mercati. E non è una rosea probabilità.