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infierire sulla tabella delle convertibili del Sole 24 Ore è come sparare sulla Croce Rossa


Gli amici abbonati conoscono la nostra fissazione di "punzecchiere" gli autori della tabella delle CV pubblicata dal Sole 24 Ore "in collaborazione con l'Ufficio Studi e Ricerche di Banca Intesa".

I vecchi abbonati sanno che tale tabella-come quella dei warrant-era stata proposta al Sole 24 Ore una dozzina d 'anni fa  da Eurofutura e  compilata dal sottoscritto per un certo periodo. Un lavoro ingrato,gionaliero e per di piu' non remunerato se non dalla platonica  pubblicazione del nome della societa' che  la proponeva.

 

Ci siamo spesso scagliati su questa tabella che non viene  correttamente aggiornata.Sfogliando ad esempio Il SOLE 24 ORE di oggi noterete che per Sias 2,625% e per Snia (di cui non viene pubblicata neppure la cedola)  vengono  indicati come "rendimenti immediati lordi le sibilline iniziali  " n.s.".

Cosa   c'è di difficile nel calcolare il rendimento immediato della Sias  2,625% che a 112,80 offre un rendimento del 2,327% ? E per Snia-una volta informati gli autori della tabella che la cedola è del 3%-il rendimento immediato lordo è del 2,45% con l'obbligazione poco sopra quota 122.

 

Ma il colmo è che non vengono compilate neppure la caselline del premio/sconto delle due convertibili. Eppure,dato che si conoscono i prezzi di conversione e le quotazioni dell'obbligazione  qualsiasi frequentatore di Piazza degli Affari potrebbe farlo.

Non possiamo neppure imputare alle ferie estive queste omissioni in quanto si ripresentano in occasione di ogni nuova quotazione di CV.

D'altronde sono ormai passati quattro anni da quando segnaliamo su queste colonne( ed anche direttamente ai giornalisti ,cari nostri amici, che lavorano al Sole) che  il rapporto p/mezzi propri del Banco di Sardegna risp. di 0,13 è SBAGLIATO.Magari ci fosse una banca redditizia,come il Sardegna,che offrisse una tale opportunita' di investimento…Il rapporto ora si aggira attorno a 0,95. Ma nonostante le continue richieste di correzione l'errore rimane  e potrebbe spingere inesperti investitori a scelte sbagliate.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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