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Il trader: un lavoro difficile e pieno di insidie, spesso sottovalutate


Caro Malverti,…

(omissis)

Ho in corso da novembre, il terzo mese di abbonamento alla sua rubrica, e seguo i segnali sui Futures. Dopo i primi due segnali non andati a buon fine su Dax e Bund, ho ripreso a fare uno mio schema giornaliero, che usavo in passato, e che non è un T.S vero e proprio ( perché non penso sia programmabile) ma che  le assicuro mi ha dato molte soddisfazioni e indicazioni profittevoli. Per combinazione, questo mio schema mi segnalava che i prezzi  di entrata in stop dei sui T.S, non erano in zone favorevoli. Questo è avvenuto  anche nei successivi segnali,(nov e dic)  e, contravvenendo alle ferree regole che lei predica, e che conosco bene, già di mio, non ho applicato i suoi segnali, (compreso lo short  a 121.45 di oggi sul Bund), evitando così fortunosamente, operazioni negative. Ora lei penserà che sia questione  di un caso o di fortuna, se sono riuscito a evitare i falsi segnale,  io parimenti penso che questa mia scelta se fatta in futuro,  non  mi porterà a  niente di buono,  e sui questo sto riflettendo per il mio dafarsi.…

(omissis)

 

Nel 2006 inizia il mio quarto anno in veste di redattore LombardReport.com. In questi anni ho ricevuto altre email simili a questa. Che il lettore sia stato prudente evitando di operare nel primo mese di abbonamento al report è stata una saggia decisione che consiglio sempre. Infatti prima di seguire qualunque segnale con denaro reale è bene verificare che il tipo di operatività, l'ampiezza dello stop e la frequenza dei segnali si addicano al proprio profilo di rischio e disponibilità di tempo per seguire il report.

 

Una volta fatta questa verifica, nell'eventualità il responso sia stato positivo, ossia il lettore decide di continuare l'abbonamento, si possono assumere due tipi di atteggiamenti:

 

1)     si segue il report in paper trading a solo scopo didattico e di studio. Se non si ha ancora acquisito un proprio metodo, la sistematicità del lavoro che viene qui svolto dovrebbe aiutare ad assumere un corretto approccio alla borsa. Chi invece ha già acquisito un proprio metodo (si registrano alcuni casi anche di professionisti esperti) spesso mantiene l'abbonamento per periodi di due-tre mesi al fine di fare un confronto con la propria operatività.

 

2)     Si segue il report con denaro reale. Si tratta delle decisione più sofferta. Chi prende questa decisione può essere diviso in tre categorie: la prima è quella composta dalle persone che si lasciano affascinare molto dalle performance (che per questo sono sempre mostrate in modo discreto) ma hanno scarsa consapevolezza di cosa voglia dire operare professionalmente in borsa. Spessissimo questi lettori iniziano a seguire i segnali, se hanno la fortuna di iniziare a guadagnare si entusiasmano salvo poi accorgersi, nel momento in cui devono prendersi le vacanze o per altri casi della vita, che non hanno la possibilità di replicare l'operatività intraday. Nel giro di qualche mese questo tipo di abbonati esce di scena, alcuni in guadagno (se sono stati abbonati in una fase di equity crescente), altri in perdita. Il più lungimirante (e fortunato) è stato senza dubbio un mio compaesano, di professione impiegato, che si è abbonato alla rubrica dopo aver constatato che da un anno e mezzo l'equity era in salita. Nonostante gli avessi sconsigliato di seguire i segnali intraday ha iniziato a fare il Dax. Al primo trade si è dimenticato di chiudere la posizione long a fine giornata. Il mattino seguente alle 10, a seguito di un gap up, ha chiuso la posizione con 1400 ? di gain, ma resosi conto che la leggerezza poteva costargliene altrettanti, ha capito che non era il caso di sfidare la sorte che era stata così benevola con lui e dal mese successivo non ha rinnovato l'abbonamento.

La seconda categoria di persone che iniziano a seguire i segnali è composta da chi ha uno spiccato ego e  interpreta i segnali. Spesso costoro cadono in un circolo vizioso per cui, in una fase di drawdown evitano i falsi segnali, ma nel momento in cui dovesse iniziare la fase positiva del sistema, o perdono il trade o interpretano le uscite. Chi di solito procede in questo modo finisce con il fare peggio del sistema nel lungo periodo.

La terza categoria, lo zoccolo duro, è quella dei trader sistematici ?evoluti?. Di norma hanno una buona esperienza, non necessariamente si intendono di programmazione e di progettazione di sistemi ma dispongono di una buona capitalizzazione, differenziano su molti altri asset , conoscono i rischi dei mercati, eventualmente differenziano l'operatività in futures con un proprio metodo o altri sistemi intraday con i quali regolarizzano l'equity e diminuiscono i rischi.

In definitiva l'unico consiglio sensato che posso dare a lettore è di utilizzare il proprio metodo per differenziare l'operatività (ma occorre accertarne la validità statistica in modo meccanico, oppure avere un lunghissimo paper test discrezionale) ma di non creare una commistione tra i miei segnali e quello che a lui appare ?sensato? perché di norma si finisce con il fare solo danni.

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