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IL SEGNO DEI TEMPI


Fare il de-briefing di un incontro come quello del 12 e 13ottobre scorsi a Forlì è certamente difficile. Per una serie importante di ragioni.

La prima è che sia in una che nell'altra giornata la maggioranza delle persone erano ?reclute?  ovvero persone che per la prima volta venivano a contatto con Lombard e con il trading di Borsa professionale. A questo punto si possono dare diverse interpretazioni: tutti quelli che hanno partecipato alle edizioni precedenti sono morti, professionalmente parlando si intende. Oppure ne hanno abbastanza del Lombard, ma non sarebbe corretto in quanto sul palco non c'erano mai state tante ?novità? come questa volta. Oppure se ne sono stati a casa perché hanno capito che non è pare per i loro denti. Oppure ancora … non lo so. Ma un tale rigiro di persone nel nostro settore ha una forte implicazione rialzista, è davvero da anni che non si vedeva una sala gremita di gente che per la prima volta ha a che fare con il trading on line. Alcuni espositori mi hanno anche detto che in tutta la loro onorata carriera non avevano mai visto tante persone fare acquisti di loro prodotti, non firmare moduli, intendiamoci, pagare con i soldini in mano.

Che cosa è cambiato ? E' cambiato che siamo a metà ottobre 2006, il 2000 ormai è lontano (se ci penso per me sono passati davvero almeno 20 anni da allora, o almeno la sensazione è quella), siamo nella parte ascendente del ciclo e quindi il rischio di upside è enorme, e chiamalo rischio.

E' l'eterna bolgia della Borsa che ogni 4 (per alcuni 2.5, per altri 3, per certuni 5) anni si rinnova e passa da una stagione all'altra. Così è stato nel 2000 e così è ora.

Del resto anche sul palco il tempo ha lasciato il suo segno: Spinelli in panchina per ragioni (felicissime) famigliari, Mariani idem per le stesse (felicissime) ragioni, Barillaro disperso sui campi di battaglia (anche se lo so sempre attivo sui mercati), Del Corona ormai in pensione, Borsi che è ormai come me un monumento al trading on line (la sua generazione di cliccatori lui l'ha seppellita tutta, nessuno escluso, e lui non se ne è andato perché non è un cliccatore), Ciotti e Malverti resistono ancora ma c'è da chiedersi fino a quando, Moltrasio come il prezzemolo lo si trova ovunque, Frigieri, e non posso che concordare con lui, parla di tutto eccetto che di ?compra questo e vendi quello?, forse la cosa più importante per i più ma la meno redditizia sul lungo periodo (come i sopravvissuti sanno).

Era inevitabile che sul palco ci fosse una grande infornata di nuovi arrivi, anzi la più consistente infornata di nuovi trader che mai fosse stata vista finora: Domenico Dall'Olio, Alfredo Riccardi, Massimo Gotta, Nicola d'Antuono. In un momento in cui sono scomparsi Maggi e Favaretto, viene davvero da chiedersi se noi siamo dei Babbo Natale o forse che tra oggi e il 1997 davvero ci sia passato un secolo. L'anno prossimo, nell'ottobre 1997, festeggeremo il decennale del LombardReport.com. Lo festeggeremo sicuramente senza molti di quelli che ieri erano con noi e che oggi sono con noi.

Non sto ovviamente pensando a disgrazie varie ma al semplice passare del tempo che impone a tutti noi di fare delle scelte, figli che nascono, vecchi che muoiono, alcuni di noi non ci saranno più, altri saranno in pensione, altri ancora avranno aperto ristoranti come Mariani e Ciotti e Bocca. E non sto scherzando.

Quando Borsi mi disse che non poteva più scrivere la rubrica alla mattina sul Lombard perché il suo nuovo figlio Luca gli prendeva tutte le forze e per soprammercato alla mattina dalle 08:00 alle 09:00 lo doveva accudire e portare all'asilo ho pensato che fosse una scusa per sganciarsi da Lombard. Ma io non avevo figli e non potevo capire. Poi mi è nato Matteo nell'aprile del 2004 e giuro che ogni giorno che mi alzo alla mattina penso a come sono stato disonesto a fraintendere il buon Borsi, mio amico sincero. Se io fossi Borsi pur volendo oggi con Matteo non riuscirei assolutamente a scrivere per il Lombard una colonna come la sua. Amen.

E quando scrivo che nel 2007 e 2008 partirà il finale del ciclo ribassista per piacere non dite che non può essere possibile. L'euforia l'abbiamo vista nel 1999 e nel 2000. Penso che tutti siamo d'accordo che quella ad oggi ce la siamo addirittura dimenticata.

Ma ci sarà Tomasini ? Spero di sì, spero che ci sarò, mi piacerebbe tagliare la torta del decennale del LombardReport.com nell'ottobre 2007. E magari farmi un milioncino di eurini con un po' di euforia. Poi, come tutti noi, anch'io andrò dove mi porta il vento. Forse qui, forse là. Forse da nessuna parte.

Ma quello sarà un nuovo ciclo della Borsa. Ve lo dico fin da ora e spero che ve lo ricordiate allora.

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