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Il "Recession Buy Indicator" dice compra


Per uno che ha sempre comprato i breakout è sicuramente affascinante vedere come ieri proprio sul breakout dell'SP500 il mercato sia crollato al ribasso, della serie fai l'opposto di quello a cui sei abituato a fare. Oggi ovviamente seguirà l'Italia anche se non penso che i titoli che stiamo cavalcando ora soffriranno particolarmente.

 

Interessante l'articolo di Mark Hulbert, il terrore degli scrittori di newsletter come me negli USA, sul New York Times di domenica scorsa in cui disamina il modello di previsione ?Recession Buy Indicators? di Norman Fosback reso celebre nel suo bestseller ?Stock Market logic? che consiglio veramente a tutti (non esiste la versione in italiano).

 

Potete leggere l'articolo in inglese in originale cliccando qui.

 

Questo indicatore fu messo a punto nel 1979 e da allora ha generato 4 segnali che, escluso quello corrente, in media nei successivi 12 mesi hanno generato un rendimento del 37% mentre nei successivi 3 anni hanno generato un rendimento del 106%. Fosback ha testato questo modello dagli anni '40 ad oggi e le performance degli altri segnali, pochi per la verità, e quindi la significatività non è così elevata, sono simili.

 

Altri analisti della Ned Davies Research che hanno studiato tutte le recessioni dalla seconda guerra mondiale ad oggi dicono che tipicamente 6 mesi dopo la recessione il mercato disegna un consolidamento e quindi riparte il rialzo dei titoli. E che questo consolidamento ora tuttavia non si vede. Lo stesso Norman Fosback, che continua a scrivere newsletter da oltre 40 anni (mamma mia se ci penso che invecchierò su queste colonne mi viene da piangere … e dire che speravo di finire  con una agenzia di fotomodelle !), dice che ora le cose sono cambiate, che queste crisi sono diverse, insomma mette le mani avanti e prende le distanze, e conoscendo il genere di umanità a cui appartiene se tutto va bene tra 12 mesi dirà che il suo modello ha ancora tutta la sua validità e via incensandosi.

 

Questi indicatori che compongono il modello sono gli stessi che compongono il ?coincident indicator? della Fed, ovvero 1) produzione industriale 2) vendite manifattura e commercio 3) non farm payroll 4) personal income. Quando tutti i 4 indicatori segnalano recessione significa che è il momento di comprare perché dopo il brutto viene il bello. Più poeticamente il periodo più cupo della notte è prima dell'alba.

 

Passando dalle stelle della finanza internazionale alle stalle del nostro piccolo portafoglio, ho indicato nel portafoglio di oggi come anche il Sole 24 ore sbagli clamorosamente con i dividendi. Ogni volta che si indicano occorre andare a fare la ricerca nella singole schede del sito di Borsa Italiana diffidando addirittura di quella generica sulla distribuzione dei dividendi che è lacunosa, ovvero non li riporta tutti.

 

Nuove entrate solo su Fiat, mi dispiace di non averla presa, oggi ritraccia, vediamo di riuscire ad entrare.

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