Alcuni lettori nonchè azionisti di risparmio De Ferrari chiedono precisazioni in merito alla fusione in Nicolay per cui cerco di aggiornare la situazione alla luce delle ultime ricerche effettuate.
La questione ruota tutt'intorno all'esistenza o meno di un recesso che consentirebbe una specie di OPA a 4.70? contro i 4.35/4.40 delle ultime sedute.Nel precedente articolo lo davo per scontato ma siccome in borsa 2+2 non fa mai 4 ed il diritto civile evidentemente va sempre interpretato anche quando è lapalissiano eccoci di fronte all'ultimo dei problemi logicamente concepibili.
Amga nel comunicato ufficiale negherebbe l'esistenza di questo diritto senza peraltro specificare bene il perchè ma ciò si scontra sia con la storia più recente(cfr recesso su valentino rnc e cv) sia col codice civile che molto esplicitamente nell'art 2437 recita così :
" soci dissenzienti dalle deliberazioni riguardanti il cambiamento dell'oggetto o del tipo della società, o il trasferimento della sede sociale all'estero hanno diritto di recedere dalla società e di ottenere il rimborso delle proprie azioni, secondo il prezzo medio dell'ultimo semestre, se queste sono quotate in borsa, o, in caso contrario, in proporzione del patrimonio sociale risultante dal bilancio dell'ultimo esercizio.La dichiarazione di recesso deve essere comunicata con raccomandata dai soci intervenuti all'assemblea non oltre tre giorni dalla chiusura di questa, e dai soci non intervenuti non oltre quindici giorni dalla data dell'iscrizione della deliberazione nel registro delle imprese. "
Ultima nota :il mercato non sembra credere affatto ad AMGA infatti manine pesanti hanno raccolto per bene nei giorni successivi al comunicato facendo sollevare i volumi in barba a 3.70? con cui viene valutata adfr secondo i concambi di fusione con nicolay.
Il 28 gennaio all'assemblea ADFR io e/o Bellosta faremo sentire la nostra voce e riferiremo su queste colonne.
Carlo Chiapponi
Carlo_Chiapponi@tiscali.it
