IL PETROLIO VOLA OLTRE I 112 DOLLARI SUI MASSIMI ASSOLUTI


Il petrolio vola oltre il nostro livello di acquisto non appena si sa che la produzione russa di petrolio si è affievolita e le attese sono per un ridimensionamento della produzione russa. I campi di perforazione siberiani si stanno esaurendo, le tecnologie messe in campo negli anni Novanta per rinvigorire vecchi pozzi sono ormai prive di effetto, non sono stati scoperti nuovi campi. Se guardate il grafico della produzione petrolifera russa vi rendete subito conto che siamo alla frutta. E così è successo quello che non pensavamo mai dovesse succedere, il petrolio vola a 112 dollari ed oltre aprendo la strada ad un ulteriore rialzo visto che ha portato via con facilità i massimi relativi precedenti.

 

Ieri Wall Street si è trattenuta visto che gli effetti di GE di venerdì erano stati già digeriti insieme a quelli di Whacovia, ma siccome questa settimana ci saranno i risultati di Intel, J.P. Morgan, Merrill e IBM dobbiamo tenere le cinture bene allacciate perché se i risultati in termini di earnings saranno deludenti, e di molto, potremmo vedere i prezzi sprofondare ulteriormente. Qui giocano le attese, ovvero bisogna vedere ?quali attese ci sono? e ?se la realtà si confà alle attese?. Gioco assolutamente difficile da fare nel quale non vogliamo entrare. Gli effetti di questo gioco, tuttavia, potrebbero essere veramente molto pesanti.

 

Sul listino italiano non ho grandissime idee: Fiat sembra bene impostata al rialzo se ha la forza di girare, mentre Unipol rimane sempre in grandissima forma e se rompe i massimi relativi indicati nel grafico forse la compriamo secca.

 

 

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