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Il petrolio raggiunge il massimo ed il mondo riparte


Petrolio, è lui il responsabile di tutto recentemente. La favola del petrolio che arriva a 200 dollari sembra rivelarsi quello che è, ovvero una favola. Di questa convinzione si stanno nutrendo ora i trader che arrivano ora ad ipotizzare una fascia di oscillazione tra i 100 ed i 150 dollari a barile. La motivazione ? Semplicissima: a questi prezzi la domanda inizia a latitare e l'offerta esplode. Semplice ragionamento economico, semplice sequela di premesse e conclusioni. Dal lato dell'offerta la Russia si sta indaffarando per tagliare le tasse sull'industria petrolifera per fare in modo che aumentino gli investimenti nell'estrazione. Il Brasile apre sempre nuovi pozzi nel Santos Basin. Negli USA ora si perfora ovunque e con questi prezzi anche giacimenti marginali o troppo profondi diventano profittevoli. Ho visto un programma alla TV dove si facevano vedere delle perforazioni nei giardini di casa dopo che il Congresso ha passato una norma per cui si può perforare ed estrarre ovunque. Dal lato della domanda semplicemente gli Americani hanno smesso di prendere la macchina per andare al bagno e nel marzo 2008 hanno guidato meno riducendo le distanze percorse di un 4.3%. Il più grande tonfo dal 1942 ad oggi, e vi prego di ricordare che nel 1942 si era durante la seconda guerra mondiale ! Anche il trasporto aereo sta diminuendo e per il ponte di maggio (driving season negli USA) gli americano hanno guidato l'1% in meno che è un dato storico. Morale: 135 dollari a barile potrebbe essere il picco. E lo sta a dimostrare il fatto che da quel momento in poi tutti i mercati si stanno mettendo in movimento, come una palla che ha colpito le altre. Gli obbligazionari sono sprofondati, segno che l'economia non è messa così male come si presupponeva, dalla crisi della domanda si è passati ad una domanda languida con prezzi in aumento, ovvero da un calcio nella pancia siamo passati ad uno schiaffone, che farà male ma non ci butta in terra privi di sensi. Il dollaro finalmente sta uscendo dalla congestione in cui si trovava e sta recuperando terreno sull'euro, del resto basta vedere il saldo della bilancia commerciale USA per rendersi conto che c'era un eccesso ed ora è in via di correzione. Come ha scritto Ciotti costa meno comprare casa nella avenue più chic di new York che in centro a Bologna e quindi da qualche parte c'è qualcosa che tocca. E finalmente gli azionari si sono rimessi in movimento verso l'alto, ieri ad esempio ho scoperto con piacere che l'SP400 mid cap finalmente s è portato sopra la media mobile a 200 giorni.

 

Passiamo ora al mercato italiano, che è in congestione con una contrazione della volatilità che fa ben sperare nell'allungo:

 

Atlantia: sarebbe da comprare mercato, ma dopo due sdentate si fa fatica.

 

Buzzi Unicem: triangolino magico;

 

Cairo: guardate i volumi e guardate l'accumulazione, sarebbe da prendere sopra 3 euro;

 

Cattolica Assicurazioni: rimbalzone in corso, sarebbe da prendere;

 

Crespi: sempre su;

 

Mediobanca: aria di rimbalzo;

 

Mediolanum: idem;

 

Trevi: ci ha fregato, ma ci vendicheremo;

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