E' questo il momento in cui la crisi picchia forte sotto il profilo dell'economia. Un poll di 53 economisti intervistato da Reuters si è detto convinto nella maggioranza che la ripresa arriverà solamente nel terzo trimestre 2009 e che la crescita riprenderà esclusivamente nel 2010. Potevano venircelo a chiedere a noi a Spilamberto e gli avremmo dato la stessa risposta.
Basta scorrere le notizie delle agenzie di stampa per vedere che il nocciolo duro dell'economia mondiale sta diventando molto debole. Qui in provincia di Modena ha fatto notizia la liquidazione del colosso italiano della produzione di piastrelle di ceramica: IRIS. Il suo leggendario fondatore Romano Minozzi ha deciso volontariamente di chiudere un business che fatturava più di 200 milioni di euro, 800 dipendenti, stabilimenti in 3 paesi del modenese, per preservare il patrimonio netto della società. Parafrasando Soros il nostro ha detto ?è finita un'era: la società del benessere. E ne inizia un'altra. Glaciale !?. Penso che sia tutto vero ma che il mondo non sia finito qui, si tratta di reagire in un modo o nell'altro, e le leggi dell'economia vogliono che a 75 anni vedi il mondo diversamente da come lo vedi a 20 o a 30. Quindi bene ha fatto il patron della IRIS a liquidare, visto dal suo punto di vista ovviamente e non dal punto di vista della responsabilità sociale, ma ricordiamoci che in ogni caso bisogna andare avanti.
Questa sarà la settimana del taglio dei tassi da parte della BCE (giovedì) e soprattutto avremo un mare di trimestrali con sorprese positive e negative. Penso che l'umore generale sarà tutto sommato positivo, della serie ?ci aspettavamo che fosse la fine del mondo ma non lo è? e quindi forse avremo delle storie rialziste in giro per il mondo.
A livello italiano siamo pieni come ovetti e quindi aspettiamo, non vedo altre possibilità di investimento. Sui titoli che sono andati a target abbiamo messo lo stop loss a pareggio e vadano dove gli pare. Sugli altri resistiamo.