TerniEnergia si presenta in borsa. Coraggiosamente sfida il mercato negativo,come Enervit,e offre agli istituzionali 6 milioni di azioni tra 1,30 e 1,70 euro per ottenere la quotazione su Expandi.
La societa' opera nel settore del fotovoltaico e ,in misura minore,nel settore dell'eolico.
L'utile è stato,per l'esercizio 2007, di 170.846 euro. Nel 2006 i conti si erano chiusi con un utile di 217.744 euro. Ma per valutare una (quasi)start up non bastano i dati dei primi utili.
La presentazione della societa' è avvenuta oggi a MIlano,in Piazza degli Affari.
La societa' ha mostrato le analisi delle aspettative di diffusione del mercato fotovoltaico italiano come capacita' cumulativa installata che dovrebbe salire dagli attuali 115 MWp (2007) a 1.155 MGp(ipotesi pessimistica) o 2.235 MWp (policy driven scenario) del 2012.
C'è percio' posto per tutti e TerniEnergia ha le carte in regola per sfruttare il possibile boom.
Il problema è la valutazione della societa'.
TerniEnergia,sulla base della suddetta forchetta, mostra un p/e tra 152 e 199. Il rapporto EV/Ebitda è invece tra 30,4 e 39,9.
Sul mercao sono quotate societa' ben note con parametri inferiori.In Italia Kerself ha un p/e di 112 e EV/Ebitda 23,8.
Aleo Solar in Germania denuncia un p/e di 15,5 ed un EV/Ebitda di 8,7.
La media,segnalata nel prospetto ufficiale di quotazione , è di 51,7 per il p/e di societa' assimilabili internazionali e di 23,1 per il parametro EV/Ebitda.
Quindi su questi numeri TerniEnergia sembra decisamente cara .A meno che il prezzo non venga corretto in sede di collocamento.La scelta di puntare soltanto sugli investitori istituzionali non ci trova ovviamente concordi.Ma comprendiamo che per TerniEnergia il buon esito del classamento è semplificato.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)