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IL GIALLO DELL'ESTATE: GIOVANNI BORSI FATTO A PEZZI CON UNA MOTOSEGA


Sono stati finalmente arrestati. Avevano squartato il noto trader parmense Giovanni Borsi, i pezzi del suo corpo dispersi lungo l'autostrada nel tratto di Modena Sud, loro rientrati alle loro case come nulla fosse. Emilio Tomasini, consulente finanziario, improbabile trader, sicuramente imprenditore ormai sull'orlo del fallimento, è stato tratto in arresto ieri dalla Squadra Mobile di Modena mentre era davanti al suo monitor e seguiva tranquillamente l'andamento della Borsa. E' lui la mente del sequestro finito tragicamente del super trader Giovanni Borsi, lui quello che aveva ordito il piano e molto presumibilmente aveva pigiato il grilletto della pistola di grosso calibro con cui Borsi è stato colpito dopo essere stato decapitato con un coltello.

 

Il movente dell'omicidio è stato chiaro fin dal primo momento: Giovanni Borsi, con quelle sue 378 operazioni in utile compiute alla finale del Top Trader di Aschaffenburg, aveva ingolosito molti e soprattutto aveva scatenato l'ira del Tomasini, sembra in ristrettezze finanziarie dopo che per anni interi aveva finanziato LombardReport.com, un sito finanziario ormai senza lettori, creato durante il boom di Borsa del 2000, che il nostro continuava ad alimentare con articoli ed analisi che nessuno ormai più leggeva. E quando si è visto davanti a oltre 11.000 euro di utile in una sola giornata Emilio Tomasini non ce l'ha più fatta. E' passato dall'amore verso Borsi all'odio verso colui che, con il suo silenzio, sembrava non voler cedere il segreto del suo successo.

 

?Ho una amnesia, non riesco a ricordare?, ha dichiarato agli inquirenti che lo hanno tratto in arresto, ?ero andato a casa di Borsi, gli avevo chiesto come faceva a guadagnare tutti quei soldi, lui non rispondeva, mi guardava con quell'aria sorniona che sembrava mi prendesse in giro. Allora non ce l'ho più fatta, ho afferrato un coltello dalla sua cucina con cui lui aveva poco prima mangiato un cocomero e l'ho decapitato?. Poi la corsa verso Modena, dove ha incontrato i suoi due complici, due personaggi ambigui, Remo Mariani, ex imprenditore dedito al trading, ed Enrico Malverti, programmatore di sistemi di trading, anch'essi fuori di sé per le performance del Borsi. Il Mariani, che ha agito da custode del corpo prima che fosse disperso lungo l'autostrada, sembra aver segato il Borsi a pezzi con una motosega, mentre il Malverti sembra tenesse fermo il Borsi mentre il Tomasini lo uccideva con il coltello e poi gli sparava ripetutamente con la pistola.

 

Un sogno di ricchezza facile tramontato nella pianura padana. Tutti e tre gli omicidi non avevano un mestiere fisso, addirittura il Mariani aveva ceduto una profittevole e nota azienda ortofrutticola per dedicarsi alla speculazione di Borsa, con quali risultati non è dato sapere. Il Malverti era noto nell'ambiente per programmare fumosi codici che secondo quello che lui spacciava avrebbero saputo guadagnare soldi da soli in Borsa. Entrambi i personaggi, il Mariani ed il Malverti, assolutamente autoreferenziali, avevano collaborato per un lungo periodo anche al sito del Tomasini, che rimane comunque la mente dell'omicidio.

 

Un passato da piccolo borghese, figlio unico, il Tomasini aveva dimostrato fin da bambino una insana passione per il denaro e aveva perseguito il sogno della ricchezza in Borsa, cosa che invece è noto trattarsi di una chimera. Non faceva nient'altro che parlare di finanza e di Borsa, in famiglia e sul lavoro, ma il successo per lui non è mai arrivato tanto che ormai arrivato nei pressi degli anta il nostro ha deciso di fare il passo decisivo: imitare quel Borsi che proprio lui aveva portato agli onori della cronaca con un campionato di Borsa con soldi veri peraltro oggi dimesso. Tra la via Emilia ed il West i sogni corrono in fretta, e di quei sogni questa banda di tre balordi si è alimentata per anni quando finalmente il duro richiamo alla realtà dei conti da pagare gli ha fatto perdere completamente la testa.

 

Del resto, leggendo questa triste notizia, milioni di italiani ringrazieranno l'attività seria e professionalmente qualificata di banche, fondi comuni ed assicurazioni che con i loro prodotti competitivi ed efficienti conservano il patrimonio finanziario delle famiglie italiane in mani sicure, garantendo un rendimento elevato di anno in anno e la stabilità economica delle future generazioni del nostro paese. Un omicidio, questo, che conferma sempre di più come non sia possibile guadagnare in Borsa, che i consulenti finanziari siano di per sé una categoria tipicamente criminogena ed i trader dei balordi senza arte né parte.

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