I fondi fanno trading ma perdono soldi


E' spettacolare come la compassata stampa finanziaria italiana riesca a tramutare in una semplice constatazione ciò che per definizione grida vendetta al cospetto del cielo. L'oggetto è la indagine Mediobanca sui rendimenti ed i costi di gestione 2003 dei fondi italiani. Leggiamo Il Sole 24 Ore di venerdì 23 luglio: "La maggior movimentazione del portafoglio non è spiegabile con extra profitti di gestione, dato che dalla nascita dei fondi comuni in Italia, cioè dal 1984, la performance netta media annua è stata del 7,5% contro l'8,4% dei BOT. Negli ultimi dieci anni la performance dei fondi è stata del 2,9% contro il 5% annuo dei Bot, mentre negli ultimi cinque anni il rendimento dei fondi è stato negativo per lo 0,6% contro il +3% dei BOT. Dal '98 al 2003 sarebbe stato più conveniente tenere i risparmi investiti nei Bot: c on i fondi cumulativamente si sarebbe ottenuto il 19,2% in meno". Secondo MF quotidiano sempre di venerdì 23 luglio "il rendimento dei fondi resta insoddisfacente rispetto a quello degli impieghi alternativi. Nel 2003 il rendimento dell'insieme dei fondi è stato inferiore di 1,2 punti percentuali ai benchmark che essi stessi hanno dichiarato. I fondi che investono nelle azioni sono anche i più salati d'Europa secondo uno studio della università di Maastricht."

Tutto vero, molto compassato, ovattato, con un po' di naftalina.

Io avrei però riassunto il tutto con una parola: quale ? 

 

 

 

 

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