M'è capitato il maccarone. Un lettore di Trend-Online (che pubblica a volte gli editoriali di LombardReport.com per un accordo di partnership) obietta al mio articolo di ieri che siamo vicini al 50% del ritracciamento del Mibtel e non al 61.8%. Caspiterina, controllo ed il puntuto lettore ha ragione. Mi sono sbagliato in quando la chart era logaritmica e non lineare e nella fretta non ho visto che il 61.8 era invece un bel 50%.
Il commento che mi viene subito è ?If you torture the data enough it is sure they confess?, che è l'adagio del collaboratore di Top Trader Cup John Gambino, ex analista tecnico di Merrill Lynch New York ed oggi pacioso pensionato in Florida. Ovvero alla fine quando si parla di numeri c'è sempre il modo di nascondere le carte e fare confessare ai prezzi di Borsa quello che vogliamo.
Scoperto dai lettori ebbene confesso: a Fibonacci / Gann / Elliot non ci credo minimamente e mi sembra che oltretutto nessuno ma mai dimostrato scientificamente che questi metodi possano avere un risultato concreto, a parte qualche interessante articolo su Technical Analysis of Stocks and Commodities, Futures Magazine e una rivista semestrale di astrologia di cui vengo omaggiato e di cui ora mi sfugge il nome. Secondo questi studi vi sarebbe un bias a volte leggero a volte più evidente verso una efficacia dei cicli lunari nella previsione dei corsi azionari. Sarà ma non ci credo. Ma c'è un ma. Come sempre il mondo è grigio e né bianco e né nero e quindi vale la pena di citare alcuni aneddoti.
Quando scrivevo per Repubblica nel lontano 1995 intervistai il capo dei gestori dei fondi di Nomura e gli chiesi se credeva all'astrologia cinese applicata alla Borsa. Lui non rispose alla intervista se non con una laconica risposta: ?non posso dire che ci credo? ma mi mandò anche un fax con l'indice Nikkei con segnate le lune per dimostrare che se anche non ci credeva effettivamente le lune sulla Borsa potevano avere un effetto sulla Borsa. A distanza di anni ancora conservo quel fax che ho a lungo tenuto esposto in ufficio in una teca di vetro come la reliquia di un santo. La morale è: se anche la luna può aiutare in un qualche modo a guadagnare soldi ben venga la luna, ma non diciamolo troppo in giro.
Sul pit del Nymex nel 1998 un floor trader italo ? americano smozzicando le parole in un dialetto siciliano ancora buono mi raccontò come effettivamente lui a livello intraday ai livelli di Fibonacci e dei pivot classici prestava molta attenzione perché ?siccome tutti li guardavano e tutti agivano in base a quelli allora spesso si avevano reazioni inattese dei prezzi?. Ovviamente questo floor trader la serie di Fibonacci manco sapeva che cosa era ma aveva appreso che forse poteva essere utile a guadagnare denaro.
Da anni leggo i report del sopra menzionato John Gambino (ebbene sì, anche noi che campiamo scrivendo report leggiamo quelli degli altri, quelli buoni per intenderci) e confesso che con la storia di queste onde di Elliott (che ho sempre il dubbio se si scrive con una o due t) lui spesso ci azzecca. Ad esempio ultimamente ha indovinato in maniera non dico perfetta ma quasi anche il recente smobilizzo sulla Borsa Usa e la successiva ripartita.
Come mi insegnò un tempo un tale che aveva seguito negli USA il corso di Pesavento (che costa un pacco di soldi) gli obiettivi di prezzo con i numeri di Fibonacci che funzionano particolarmente sui mercati meno liquidi come il nostro sono quelli meno noti, tipo 0.78% e soprattutto la estensione per calcolare gli obiettivi a 1.25% (estensione nel senso che si calcola l'obiettivo di un movimento direzionale e non di un ritracciamento).
Apertis verbis posso dire che se anche non utilizzo questi strumenti spesso mi diverso a tracciarli, anche se di fretta e senza darci troppa importanza (come il maccarone ha dimostrato). Sono convinto che alla fine, guardandoci bene, c'è sempre un livello di prezzo che è stato violato / ha respinto i prezzi e quindi alla fine questi livelli ci azzeccano sempre. Un po' come gli analisti di Elliott alla fine hanno sempre ragione. O come quelli di Gann hanno sempre un incrocio di rette che frenano i prezzi o li sostengono.
Nel mese di dicembre scorso e in gennaio 2005 ho frequentato due seminari di Birger Schaffermeier, il super trader tedesco che partendo da un conto di 10.000 marchi dopo 15 anni si è comprato una società di gestione, e che sarà presente alla Fiera di Forlì ?I re della Borsa ? King of Dax? dell'8/9 aprile 2005, e mi ha stupito vedere come senza essere un fanatico di Elliott sia giunto alle mie stesse conclusioni. Elliott ha un fondo di aderenza alla verità con il suddividere un ciclo di borsa nelle famose 5 fasi, con l'overlapping (penso si dica così) e con tante altre cose, come ad esempio quello di doversi sempre chiedere in che fase siamo, cosa che i trader, soprattutto gli swing trader, alla cui categoria penso di appartenere, spesso non lo fanno. Gann pure ha tantissimi meriti con la sua teoria delle rette di prezzo, anzi penso che l'insegnamento maggiore sia proprio quello di giudicare un trend dalla inclinazione del movimento dei prezzi, tra l'altro metodologia che il nostro Luigi Piva ha dimostrato essere valida nel suo ultimo libro di Experta ?L'analisi tecnica efficace applicata ai trading system?, con tanto di codici di Easy Language.
Insomma, pur non essendo un seguace e pur rifiutandomi assolutamente di considerare Fibonacci / Elliott /Gann come degli strumenti operativi, ammetto apertamente che hanno la loro utilità. E non solo utilità ma anche un aspetto ludico: vedere un mercato esplodere al rialzo e poi stornare all'1.27 % del movimento precedente è uno spettacolo che non mi stancherò mai di guardare. Quindi i lettori si abituino ai miei maccaroni: io a Fibonacci ci guardo, di sfuggita e per gioco ma ci guardo.