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guerra delle acque tra Roma e Genova


Un secco comunicato di Reuters informava  venerdì   che la cordata composta da Amga e l'azienda dell'acquedotto torinese Smat  dovrebbe avere vinto la gara per l'acquisizione del pacchetto di maggioranza di Acque Potabili,detenuto da Italgas(gruppo Eni).La notizia è passata abbastanza  sotto silenzio,forse perché non ufficiale.Ma la fonte è primaria.

Prezzo della transazione e conseguente  prezzo dell'OPA obbligatoria dovrebbero essere comunicati il 14 ottobre.

Italgas detiene il 67% di Acque Potabili.Vivendi il 14,3%, Acea il 13,7%.

Acea sara' un socio di minoranza in Acque Potabili  che potrebbe dare fastidi. A meno che non  consegni  le azioni  Acque Potabili all 'OPA.I rapporti  tra Acea(Roma) e Amga(Genova) non sembrano idilliaci.

Acea controlla il 66,572% di Acquedotto De Ferrari Galliera(azioni ordinarie) ,la societa' ligure che a sua volta possiede  il 53,149% di Acquedotto Nicolay.

Nella partita è presente anche Amga che possiede il 27,624% di Acquedotto de Ferrari ord.  ed il 33,706% di Acquedotto Nicolay.

Il flottante della De Ferrari Galliera,considerando anche le azioni proprie possedute,è ridotto al lumicino: poco sopra il 5% a causa dei rastrellamenti del passato.

Si aggiunga che l'Acquedotto De Ferrari ha in circolazione anche le azioni di risparmio .Azioni che quotano meno di 4 euro con l'ordinaria a 6,35 euro,oggetto di una improvvisa fiammata rialzista una settimana fa. E per le quali è stata fatta una assemblea  a meta' giugno richiesta dai  possessori delle azioni risparmio  che ha deliberato di chiedere la conversione delle azioni  di risparmio in ordinarie alla pari. La proposta è passata(ovviamente).Per il momento  la richiesta non ha conseguenze in quanto deve essere approvata dalla maggioranza del capitale ordinario. Ora il rappresentante delle azioni risparmio deve percio'  richiedere tale assemblea straordinaria al CdA, chiedendo che all'ordine del giorno venga posta la conversione delle azioni.Tale richiesta è attesa di settimana in settimana dai soci .

Nonostante le smentite  pubblicate dal CdA di De Ferrari  cinque mesi fa di una possibile conversione questo atto rafforzerebbe il controllo di Acea sul De Ferrari. L'azionista di maggioranza ne dovrebbe trarre infatti vantaggio. Non annacquerebbe il suo pacchetto.Anzi….Infatti,in occasione dell'OPA lanciata nel 2000, Acea ha rastrellato oltre il 60% delle risparmio in circolazione.La scorsa settimana ho richiesto all 'investor relator di Acea  via e-mail  di comunicarmi il numero totale delle azioni risparmio De Ferrari Galliera possedute.ma la risposta non è ancora giunta,nonostante che sia un dato ufficiale presente in qualche piega dei bilanci sociali .

Anche Nicolay era stata oggetto di OPA nel maggio 2000. Allora il prezzo offerto era stato  di  2,85 euro.Meno della quotazione odierna nonostante la caccia all'acqua  che vi è sul pianeta e che porta a preferire questi impieghi  ad investimenti piu' rischiosi e meno necessari.

Se la notizia dell'acquisizione di Acque Potabili da parte di Amga fosse esatta Acea potrebbe rompere gli indugi e procedere alla riorganizzazione delle due controllate De Ferrari  e Nicolay.Incrementerebbe la sua quota di controllo  convertendo le risparmio ed incorporando  Nicolay. La battaglia vinta da Amga rilevando  Acque Potabili  contro la cordata Acea potrebbe essere-per la societa' romana- solo l'inizio di una importante e logica  ristrutturazione sociale.Con ovvie economie di scala.

Nel frattempo gli azionisti di minoranza di De Ferrari risp e Nicolay possono pazientemente attendere l'esito di queste eventuali mosse  in quanto incassano dividendi superiori al 3% all'anno..

 

PS 15/10/04: quanto avevamo anticipato è avvenuto. Amga si è aggiudicata Acque Potabili a 14,71 euro per azione.Gli inguaribili ottimisti  saranno purtroppo  furiosi.L'azione quotava infatti 21 euro.Pero' bastava osservare il rendimento del titolo Acque Potabili  ( 0,86%) per far suonare un campanello d'allarme. Questa cessione rafforza le speranze di una contromossa di Acea.Le due azioni da noi monitorate  e controllate da Acea  (Acquedotto De Ferrari risp e Acquedotto Nicolay) rendono oltre il 3%.La differenza con Acque Potabili è lampante.Su Nicolay si sta scatenando un selvaggio rastrellamento. Negli ultimi secondi dell'asta   irrompono compratori che spazzano tutte le azioni disponibili.Operano con book a 10 livelli perché sanno in anticipo tutte le azioni acquistabili. Persone esperte,in quanto poi scompaiono per una seduta o due(stop & go),per riapparire successivamente  rastrellando tutte,ripeto tutte,le azioni sul book. Gatta ci cova.

Nel frattempo l'azione Nicolay ,segnalata a 2,50 euro,vale 2,90 euro dopo solo cinque giorni.Gli amici abbonati saranno contenti. Su De Ferrari risp invece calma piatta.L 'investor relator  di Acea mi ha risposto finalmente  ieri comunicando   le azioni ordinarie possedute da Acea (67%) di Acqua Italia che a sua volte possiede il 67% delle De Ferrari ord.Io avevo chiesto la conferma delle RISPARMIO   possedute da  Acqua Italia(almeno il 62% nel 2000) Le ordinarie le  conosciamo.basta leggere il sito Consob,ma le risparmio,al portatore,non sono segnalate dalla Consob..Ho percio' rimandato la richiesta.Nel frattempo mi sono letto senza trovare questo dato le centinaia di pagine  del bilancio anniale 2003 aceca e della semestrale 2004.Se qualcuno  possiede il dato esatto a fine 2003 o 30 giugno 2004 è pregato di comunicarlo.Serve per valutare  i vantaggi o gli svantaggi  di una eventuale conversione nel controllo di De Ferrari da parte di Acea. E parliamo di risparmio a meno di 4 euro contro le ord a 6,30 euro…………………………………

 

PPS. 15 ottobre-ore 16

Mentre Italgas(Eni) non accetta il prezzo di acquisto di Amga….e si riserva una decisione….

 Chiedere quante risparmio De Ferrari  possieda  Acqua Italia(Acea) sembra impossibile.Nessuno risponde- I responsabili degli uffici soci  e il rappresentante delle azioni di risparmio dicono che "sono al portatore" Percio' non denunciabili..Lo sappiamo.  Visto che  picchiavamo sempre contro uno strano muro di gomma( i dati sono UFFICIALI e non chiediamo niente di strano) ci siamo sorbiti la lettura di un migliaio di pagine di bilanci ACEA.Ebbene, a pagina 28 e 29 ( su 328 pagine) del bilancio 2001  vi sono due importantissime tabelle UFFICIALI dalle quali si  evince che" numero delle azioni o quote possedute da Acea al 31 dicembre 2001" è:

-acquedotto De Ferrari ord. 14.992.733 (67% capitale ord)

-acquedotto De Ferrari   azioni di  risparmio ;  10.091.903(67%)

 

Forse per stanchezza o cattiva vista non sono piu' riuscito a  trovare questo dato nei successivi bilanci.Ma neppure mi è cadutro l'occhio su una vendita delle risparmio.Percio' la conversione delle risparmio in ordinarie -se questi dati sono ancora attuali( l 'investor relator di Acea non mi ha ancora risposto dopo due giorni)sarebbe addirittura  MOLTO CONVENIENTE per Acea che riuscirebbe ad annacquare ulteriormente la quota della "nemica" Amga.Nessuno è così MASOCHISTA da sorbirsi la presenza di un concorrente in casa senza cercare di limitarne LEGALMENTE  l 'influenza…..

 

 

PPPS  Disclosures:la redazione del lombard e l'autore dell'articolo possono possedere azioni delle societa' analizzate

 

 

 

 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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