C'è voluto il possibile fallimento dell'Irlanda per far volare la volatilità implicita e storica degli indici azionari. Come è possibile notare dalla figura 1 qui riportata i principali indici azionari internazionali si sono portati a livello daily su livelli di volatilità che non erano stati più superati dalla primavera scorsa. Rimane alta la volatilità storica sul giornaliero (sempre figura 1) mentre quella sul DAX settimanale ancora si deve muovere e questo fa ben sperare
In particolare la volatilità implicita del CBOE VIX in figura 2 aveva rotto la trenldine ribassista e tutti per un attimo abbiamo sperato che finalmente sui mercati azionari tornasse la direzionalità. Niente di più falso: la disponibilità dell'Irlanda a ricevere gli aiuti Eu-BCE-FMI ha fatto di nuovo sprofondare gli indici di volatilità implicita dentro la solita congestione.
Tutti non possiamo fare altro che concordare che siamo come una caffettiera pronta ad esplodere, non si sa se al rialzo o al ribasso. Ognuno di noi ovviamente assegna a queste due eventualità delle probabilità molto personali ma il punto su cui tutti non possiamo far altro che concordare è che siamo davvero in una situazione di rovesciamento delle tendenze in atto, che per l'azionario sono la più bieca e feroce congestione che è capitata sui mercati negli ultimi anni.
Attendiamo pazienti che il mercato ci dica dove vuole andare e soprattutto che ritorni una sana volatilità implicita e storica.
Tutti i trader che operano massicciamente sul Dax e sull'Eurostoxx con trading system intraday avvertono in maniera dolorosa la mancanza di direzionalità e di volatilità del mercato con drawdown che in taluni casi sono arrivati fino al 50%. Lo stesso dicasi per i pochi trader azionari intraday che sono rimasti ancora in vita.
Senza volatilità ovviamente il trading direzionale non va da nessuna parte. È stupefacente come il grafico numero 3 che riporta il Thrust Index di Zweig con il rapporto tra numero di titoli al rialzo e numero di titoli al ribasso ancora una volta abbia indicato che il mercato era arrivato a capolinea quando l'indice è sceso al di sotto la media mobile.
Ci sono alcune perle in giro sui mercati e su queste siamo ormai dentro come Fiat e Campari. Anche il trade su Danieli ci sta dando grande soddisfazione soprattutto tenendo conto del fatto che siamo andati a target con tutti e 3 i titoli. Quello che stupisce è la forza di LombardReport.com sui titoli esteri con 19 posizioni delle quali nessuna in perdita e 11 in utile con una performance superiore al +10 %. Questo la dice lunga su quella perdita di forza relativa del nostro mercato che stiamo proclamando da tempo, non senza una forte preoccupazione.