Premessa: so perfettamente che siamo a inizio ottobre e mancano ancora 3 mesi alla fine del 2009, ma dopo 8 anni di trading a tempo pieno, mi sono convinto che le mie annate non seguano il calendario classico, ma vadano dal 1° ottobre al 30 settembre successivo.
Alzi la mano chi, leggendo il titolo, non ha pensato che il sottoscritto sia in un'avanzata fase di rimbambimento avendo sbagliato annata dopo la parola Grazie. Invece no, intendevo proprio dire grazie 2008, perché nel fare un bilancio di questo 2009 non posso prescindere da quanto successo nel 2008 (per chi volesse leggere quanto scrivevo a dicembre 2008 ecco il link /lr/articolo.asp?id_articolo=22774).
Per quanto riguarda il trading, il 2009 rimarrà per me un anno assolutamente indimenticabile poiché se nel 2008 mi ero salvato per il rotto della cuffia nel 2009 ho avuto una performance che, molto sinceramente, sarà praticamente impossibile da ripetere negli anni a venire. Molto ha giocato il trovarsi al posto giusto (leggasi obbligazioni high-yield) nel momento giusto (ovvero quando tutti preconizzavano la fine del mondo e che un'azienda su 4/5 sarebbe fallita), ma quello che non potevo prevedere è che 1+1+1 facesse 5 e non 3 e più avanti capirete a cosa mi riferisco.
Sì perché la paura vissuta nel 2008 (dove ripeto che solo la fortuna mi ha permesso di rimanere a galla) ha reso non solo me, ma anche tanti altri trader più umili, più duttili, più malleabili e soprattutto pronti ad aprirsi a nuove esperienze onde evitare di ritrovarsi in quella situazione. Proprio da questa sgradevolissima sensazione di paura di non farcela (non mi vergogno di dire che a settembre 2008 dissi a mia moglie che forse dovevo valutare se non fosse il caso di cercarmi un lavoro, prima di ridare al mercato tutti i soldi guadagnati…) vissuta lungo larga parte del 2008 è nata la collaborazione con Ciotti e Chiapponi che ci ha permesso di unire le forze e dedicarci allo sviluppo di hardware e software con un intensità che un singolo trader non potrebbe mai esprimere per il semplice fatto che dopo una giornata di trading non hai voglia (soprattutto se hai famiglia con figli) di metterti a sviluppare progetti. E così dividendoci i compiti siamo riusciti ad arrivare dove da soli non saremmo mai potuti arrivare, affinando tecniche, fogli elettronici, allarmi, controlli, programmi, macchine virtuali e, cosa non indifferente, ogni volta che dovevamo prendere una decisione importante a livello di trading ci consultavamo reciprocamente sgravandoci del peso di decidere sempre e solo in prima persona. E se parliamo di qualità della vita: quando mai ho potuto prendermi quasi un mese e mezzo di ferie senza dovermi preoccupare minimamente delle posizioni in portafoglio?
Fino a marzo non ho praticamente operato sull'azionario che ormai mi piace definire ?il mio secondo lavoro?, ma da aprile in poi ho ripreso a far trading esclusivamente sui titoli illiquidi con risultati non paragonabili a quelli avuti con le obbligazioni, ma assolutamente da non buttare contribuendo ad abbellire la mia equity-line che vedete qui sotto(dal 2004 ad oggi). La sensazione è che sui titoli illiquidi molti trader nel 2008 siano finiti purtroppo ad Hamburger Hill ed il più delle volte ti trovi a scontrarti con macchinette guidate da cervellotici algoritmi.
Come scenario, la sensazione che sulle obbligazioni high-yield la festa sia giunta ormai al termine e che siano altri i settori da seguire:
· Le convertibili e quando dico convertibili non intendo solo le poche emissioni italiane, ma, ecco perché con Ciotti, Chiapponi e l'esimio direttore Tomasini stiamo valutando l'acquisto salatissimo della piattaforma Bloomberg, varcare il confine ed allargarci all'Europa e, perché no, all'America
· Riprendere ad analizzare obbligazioni strutturate legate ad indici e situazioni particolari, ricordandovi sempre che più il regolamento di un'obbligazione è complicato e più è facile trovare una pepita
· Azioni in compressione di volatilità che essendo una tecnica che non passa mai di moda può dopo i grandi storni avvenuti dare grandi soddisfazioni soprattutto sui titoli illiquidi
· Azioni legate ai settori dell'oro e dell'argento e non solo come trading azionario, ma anche e soprattutto per eventuali convertibili che queste aziende potrebbero aver emesso o emettere
· ?Pronti contro termine sexy?: chi ha seguito la mia rubrica in questi mesi sa di che cosa parlo e quando sento che c'è chi rinnova automaticamente dei pronti contro termine a tassi annui spesso assai < 1% credo sia il caso di battere il ferro finche è caldo ovvero fino a quando troppa gente imparerà ?a fare i conti?
· Trading obbligazionario scegliendo le obbligazioni non solo in base all'emittente o al rendimento, ma anche in rapporto all'andamento dei CDS ed ecco un altro motivo per cui avere Bloomberg diventa fondamentale
· Alcuni amici di cui ho la massima fiducia mi hanno fatto notare l'esistenza di alcuni certificati assai interessanti. Personalmente non amo entrare in settori che non conosco bene, ma non è detto che, se avrò tempo a disposizione, non possa decidere di studiare qualche situazione speculativa con un buon rapporto rischio rendimento
Poiché oggi per me inizia il prossimo anno di trading: Buon Anno di trading e tanta salute a tutti i lettori!