FUTURES: di nuovo dentro al BUND


Se gli indici azionari puntano a sud, prima di andare corti, attività rischiosa se il ribasso non è ancora plateale (vedi il caso di tiscali che fa ancora male) è bene operare sul BUND, che invece ha subito sgroppato per buttarsi al rialzo. Con il dato del PIL USA che fa presagire un rallentamento della crescita (si badi bene, rallentamento, non il piattume europeo), gli obbligazionari ci vanno a nozze e la festa sul BUND non è ancora finita. Molti si aspettavano uno scrollone al ribasso non appena i prezzi sono arrivati in prossimità del massimo relativo precedente, che è vicino a quello assoluto a seconda del tipo di dati che usate e come li avete rollati. Siccome queste cose mi fanno venire l'orticaria diciamo che siamo vicini ai massimi e bona lì. E con una barra di rovesciamento come ha disegnato il 18 aprile quelli come noi che eravamo lunghi da tempo immemorabile (2 punti su un tot di contratti) sono stati i primi a scappare via come lepri dal mercato. Ma poi il BUND ha congestionato ancora e quello è stato il segnale. Io mi sarei aspettato uno scivolone al ribasso, di quelli violenti ed improvvisi. E niente. I Tori ancora hanno caricato e sono riusciti, complici i dati USA, a far ripartire il mercato al rialzo. Che dire ? Sicuramente adesso come adesso ragioni per andare short non se ne vedono nemmeno dal lontano, nemmeno se entro sera ci fanno secchi con le nostre posizioni long. Ma c'è una lezione per chi fa solo azionario: muovere un BUND è come muovere 100.000 euro di azioni con soli 1800 euro. E si può sfruttare la direzionalità del mercato sia al rialzo che al ribasso. Penso che ormai dopo più di un anno tutti si siano abituati alla nostra operatività, una operatività che ha fatto faville non tanto per la nostra bravura (noi siamo sempre i più lofy del mercato) quanto per la forte direzionalità dello strumento.

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