Alcuni settori che mi paiono interessanti al fine di offrire maggiore diversificazione al nostro portafoglio, nonché al fine di avere i piedi in settori che potrebbero beneficiare della tanto agognata ripresa, possono essere replicati con i seguenti ETF/ETC da inserire in portafoglio in giornata con i pesi specificati:
· Ishares Ftse Epra/Nairet Developed Mkts, IE00B1FZS350, con un peso del 2%. Questo ETF permette un'esposizione a società immobiliari e società d'investimento immobiliari ? real estate investment trusts (REITs) ? di tutto il mondo. Se è vero che il mercato immobiliare, come leggevo qualche giorno fa, ha arrestato la caduta, va da sé che mi aspetto gradevoli sorprese nel medio termine da questo settore. Distribuisce trimestralmente i dividendi (in USD, nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre) e ha pagato dal 2007 ad oggi un dividendo trimestrale medio di 0,206 USD per azione.
· Lyxor ETF Privex (A), FR0010407197, con un peso del 2%. Questo ETF intende replicare le performance delle 25 azioni delle società più importanti e più liquide che operano nel private equity negoziate sulle borse mondiali. L'indice riflette le varie tipologie di investimento ricomprese nel private equity: venture e development capital, buy-out e altri (restructuring, mezzanine, etc.) ed è bilanciato secondo la capitalizzazione di mercato ponderata per il flottante. Al fine di offrire un quadro maggiormente rappresentativo del settore, i pesi delle società non possono superare il 15%. Posto che io non ho mai visto, crisi o non crisi, queste famigerate aziende-avvoltoio perdere dei quattrini, poiché loro fanno gli affari e i debiti se li ciuccia qualche altro, è chiaro il perché mi pare sensato inserire un piccola quantità di tale settore in portafoglio. L'ETF distribuisce annualmente i dividendi (settembre) e ha pagato dal 2007 ad oggi un dividendo medio di 0,18 euro per azione.
· ETFx S-Net Itg Global Agri Business Fund, IE00B3CNHD93, con peso del 3%. Questo ETF investe in aziende con core business concentrato sul settore primario a livello globale. L' indice sottostante e' concepito per consentire l'esposizione su vari segmenti di business che compongono l'intero settore agricolo: semina, chimica e fertilizzanti, produzioni di materie prime agricole e di allevamento. Ha la pecca di non distribuire dividenti, ma ha il pregio di avere le commissioni di gestione più basse rispetto al suo diretto concorrente di Powershares (0,65% annuo contro 0,75% annuo); inoltre pare performare meglio del Powershares. Anzichè incrementare l'ETC che già abbiamo, legato ai futures agricoli, ho preferito questo per eliminare l'antipatico fenomeno di contango o backwardation in occasione dei roll-over dei contratti.
· Ishares S&P Timber & Forestry, IE00B27YCF74, con peso del 3%. L'indice sottostante a questo ETF, calcolato da Standard&Poor's, seleziona tra tutte le azioni quotate nel mondo le 25 più liquide e capitalizzate la cui attività è legata alla proprietà, gestione o partecipazione alla catena produttiva di foreste e legname (come ad esempio la produzione di carta). Lo reputo interessante per il carattere difensivo nonché per il fatto che il legno è ad ogni buon conto un materiale che trova larghissimo impiego ed è molto versatile. Distribuisce semestralmente i dividendi (in USD, nei mesi di aprile e ottobre) e ha pagato dal 2008 ad oggi un dividendo semestrale medio di 0,182 USD per azione.
· ETF Energy Dj-UBSCI, GB00B15KYB02, con peso del 2%. Questo ETC intende replicare un indice sottostante composto dai contratti futures relativi a 4 materie prime energetiche: crude oil, heating oil, unleaded gasoline e natural gas. Lo inseriamo in portafoglio perché in ottica di diversificazione non possiamo non avere una quota di commodity legata all'energia, e anche perché nel 2008 abbiamo assistito ad un crollo notevole delle quotazioni di queste materie prime, le quali tuttavia da un anno a questa parte pare abbiano trovato un fondo e siano in fase accumulativa. Inoltre per tali materie prime, al di sotto di certi prezzi non è più conveniente l'estrazione/produzione per cui gli impianti si fermano (riducendo quindi l'offerta) in attesa di prezzi più convenienti per riprendere la produzione. Infine, la fame di energia non conosce quasi sosta, pertanto nel medio termine i prezzi dell'energia non potranno che salire, a maggior ragione se dovesse ripartire l'inflazione. Anche con questo ETC (al pari di quello agricolo) siamo soggetti ai roll-over dei contratti futures sottostanti l'indice, per cui sempre ahimé esposti al fenomeno del contango/backwardation.
· ETC Industrial Metals Dj-UBSCI, GB00B15KYG56, con peso del 3%. Questo ETC intende replicare l'indice sottostante composto dai contratti future sulle 4 materie prime industriali: alluminio, rame, nickel e zinco. Sempre in ottica di rivedere la ripresa economica, la produzione industriale dovrà necessariamente incrementare la domanda di tali materie prime, per far fronte all'aumento di produttività che le fasi espansive comportano. Va tuttavia tenuto in conto che i metalli industriali (Dr. Rame docet…) anticipano generalmente la ripresa economica, pertanto vista la tonicità di questo settore nell'ultimo anno, è bene star pronti a scendere da cavallo quando la ripresa sarà sotto gli occhi di tutti: sono infatti dell'idea che le grandi industrie stiano facendo ora la scorta dei materiali che useranno tra qualche tempo, per cui se verrà a mancare la domanda è evidente cosa succederà alle quotazioni.
Investiamo così un altro 15% del portafoglio utilizzando il residuo di liquidità che ci eravamo tenuti da parte in settimana. A questo punto, il residuo 10% della liquidità lo lasciamo libero, per approfittare eventualmente di alcune fasi di debolezza per incrementare gli asset più difensivi presenti in portafoglio.
Come sempre, seguirà aggiornamento con i nuovi prezzi di carico al close di oggi.
m.gotta@fastwebnet.it