Ieri ho liquidato la posizione in CCT scadenza novembre 2011, di cui avevo segnalato l'ingresso nel mese di febbraio. Venduto con buon utile (considerando che è un CCT…) perché ormai ha fatto il suo lavoro, e può essere rimpiazzato con altro più redditizio.
Al 1 maggio abbiamo incassato il ?cedolone? al 3,20% su base annua (ora la cedola è crollata ovviamente a 1,40%), rosicchiamo ancora qualche giorno di rateo alla cedola in corso e portiamo a casa anche un po' di utile grazie alla salita del prezzo delle ultime settimane. Entrato per valuta 10/02/09 a 99,38 e uscito ieri per valuta 21/05/09 a 99,83 portiamo a casa, di fatto, un PCT di poco più di tre mesi al 3,36% netto su base annua.
Se consideriamo che i PCT sottoscrivibili anche via internet, che hanno però come sottostante una obbligazione bancaria dell'emittente e offrono 1,75% per tre mesi, direi che ci siamo difesi abbastanza bene. E correndo un rischio inferiore.
Ora si tratta di destinare la liquidità ricavata ad altre obbligazioni: come ipotizzato, dopo la BCE il Bund ha preso la via della correzione, e tra qualche settimana potremo avere di riflesso tassi a lunga leggermente in salita, dopo i valori estremamente sacrificati degli ultimi mesi; è invece possibile che la parte a breve continui a rimanere sacrificata come rendimenti.
I corporate pare si stiano assestando sui rendimenti visti nelle ultime due settimane, ben più bassi di ciò a cui eravamo abituati nei mesi scorsi. Ma se queste sono le nuove regole del gioco, ridimensioneremo le nostre ?abitudini?, e vedremo di inserire in portafoglio emissioni che comunque hanno ancora rendimenti dignitosi seppur lontani da quelli a doppia cifra che tante soddisfazioni ci hanno dato in questi mesi.
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