ETF&Bond: Mini-rivoluzione nel portafoglio obbligazionario


Indipendentemente dal fatto che la crisi sia terminata o no, cogliamo il rimbalzo generalizzato dei bond e alleggeriamo la componente corporate a favore dei governativi, poiché ad ogni buon conto i rendimenti a scadenza non giustificano più i rischi che si dovrebbero sopportare.

Escono quindi dal portafoglio le GE CAP 3,25% scadenza 17/03/10 e le CARREFOUR 4,375% scadenza 15/11/11 a prezzi che garantiscono comunque un minimo utile, tenendo conto e dei prezzi di acquisto ma soprattutto dei ratei già incassati nel corso degli anni. Il ricavato verrà certamente investito su titoli governativi: nei prossimi giorni valuterò quali emissioni possono fare al caso.

Sia ben chiaro, questi concambi non sono dettati dal timore di vedere fallire questi emittenti, ma molto semplicemente dal fatto che il rischio sui corporate bond deve essere oggi adeguatamente remunerato. E per titoli comprati anni fa, con i rendimenti schiacciati dai tassi ai mini storici, mantenere in portafoglio queste emissioni che avrebbero reso un 2,90% netto a scadenza non è più giustificabile.

Un qualunque strumento monetario rende ben di più oggi.

Rimangono in portafoglio le EDF 3,75% 08/04/11, le AEM 4,875% 31/10/13, le D. TELEKOM 4% 19/01/15, le ENEL 3,625% 14/03/12, le B. POPOLARE 4,75% CV, le UC DJ50 13/10/10 e (copiando spudoratamente da Mariani) le DEXIA Schermo Totale scadenza gennaio 2010.

Il tutto per una esposizione complessiva inferiore al 10% del portafoglio complessivo.

 

m.gotta@fastwebnet.it

(articolo di Sandro Mancini)

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