Vediamo ora i grafici che mettono a confronto l'andamento del tasso EONIA e del suo indice sintetico; il raffronto fra i due benckmatk; il confronto fra gli ETF (prezzi di chiusura) con i rispettivi benchmark.
Infine il raffronto tra il benchmark EuroMTS EONIA Total Return e gli ETF valorizzati in base al NAV.
Andamento del tasso EONIA e dell'indice EuroMTS EONIA Total Return gennaio 2007
Come si vede dal grafico, è vero che l'indice sintetico non perde valore, poiché la capitalizzazione degli interessi avviene su base giornaliera; quindi le oscillazioni del tasso di riferimento sono del tutto ininfluenti (non c'è effettivamente rischio tasso): semplicemente l'incremento dell'indice sarà più o meno marcato in funzione del tasso overnight, determinando quindi una variazione più o meno corposa, ma mai negativa.
Confronto EuroMTS EONIA Total Return e EuroMTS EONIA Investable
Dal grafico notiamo come esista una lieve differenza tra i due benchmark adottati: presumo che ciò sia dovuto a diversi criteri di calcolo, dei quali però non ho trovato dettagli. Ad ogni buon conto, si nota come strutturalmente l'indice Investable sia in ritardo rispetto al Total Return, anche se il gap viene chiuso rapidamente. Sostanzialmente si muovono allo stesso modo e si rivalutano in maniera paritaria.
Andamento degli ETF dalla quotazione (prezzi di chiusura) contro i rispettivi benchmark
In questo grafico il confronto complessivo dei due ETF con i rispettivi benchmark, da cui si vede come di fatto si comportino in media allo stesso modo. In questo grafico si nota molto meglio la miglior linearità dell'indice Total Return, così come gli ETF tendano a replicare meglio la versione Investable anziché il Total Return.
Confronto del benchmark Total Return e NAV dei due ETF
Da questo ultimo grafico notiamo come il valore del NAV sia molto più aderente al benchmark (ed è ovvio poiché non è influenzato dalle inefficienze del book), e come effettivamente entrambi gli ETF non perdano valore al variare del tasso EONIA di riferimento. Si nota inoltre come la performance sia sostanzialmente allineata alla rivalutazione dell'indice sottostante; le commissioni di gestione, pari allo 0,15% per entrambi gli strumenti, pare siano effettivamente l'unica causa della lieve sottoperformance degli ETF.
m.gotta@fastwebnet.it