Anche Maffei e Fastweb ci lasciano. La lunga lista che troneggiava sopra la mia scrivania sei anni fa è ridotta ormai al lumicino,
Le operazioni "logiche" che prima o poi avvengono stanno scomparendo. Anche a costo di attendere 20 anni come accaduto per Ericsson(da quando era quotata come Setemer si attendeva il delisting) oppure dieci anni come avvenuto per Maffei.
In pratica è facile vedere l'illogicita' di una quotazione di borsa e pensare che prima o poi la societa' verra' delistata o acquistata.Poi pero' si devono attendere magari molti lustri.E quando non ci si crede piu'(cfr Locat) si vendono le azioni.Poi,dopo qualche mese,scatta il delisting.
Fastweb è stata chiacchierata per tre anni.Poi l'OPA e' avvenuta.
Non voglio fare il fuochista e dire le (poche) operazioni che ancora bollono in pentola.Vedo due/quattro delisting logici e possibili sul largo mercato,un paio di conversioni di risparmio in ordinarie,qualche possibilita' anche su Expandi( ma qui si aspetta da trena anni!!!).Inoltre è facile prevedere un paio di OPA o fusioni nel settore dei titoli bancari quotati(non mi riferisco a BPE e PMI),ed anche tra gli industriali.
Non faccio volutamente nessun nome. Non voglio essere accusato di market abuse. Chi ci conosce li sa gia'. Gli amici abbonati osservano il rapporto C/MP che(vedi Maffei) mostra la sottovalutazione ed attendono.Soffrono magari per vent'anni(Ericsson) o per dieci(Maffei) ma alla fine la logica prevale.Oppure guardano alla dislocazione degli sportelli di qualche istituto bancario e fanno 2+2=4. Posso inoltre controllare la diffusione delle azioni risp rispetto alle ord e scommettere.
Ma siamo disposti ad aspettare anche 20 anni? Questo l'amletico dubbio.Abbiamo ragione,ma quando la previsione si avvera siamo talmente stufi di avere mantenuto il titolo in portafoglio così a lungo da non apprezzare l'annuncio…
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)