Non voglio fare sbrodolate di tipo macroeconomico che i lettori possono tranquillamente trovare gratuitamente su Internet. Non serve a molto. Quello che è invece un sano ed utile esercizio è di seguire "visivamente" le statistiche macro USA perché danno il polso dell'andamento dell'economia. Segnalo peraltro il bel libro di Lorenzo Batacchi presso Experta sulla lettura dei dati macro USA. Se si legge infatti con attenzione questo libro si hanno quegli strumenti necessari non tanto a fare previsioni macro quanto ad interpretare i dati macro all'interno delle fluttuazioni del ciclo, ovvero a capire esattamente dove siamo in termini di recessione o di espansione.
Qui sopra riporto il Non Farm Payroll Change che è forse il dato macro USA più importante perché ci dice come vanno le assunzioni escluso il settore agricolo. Come potete notare l'emorraggia di posti di lavoro si è fermata e siamo sul punto di passare ad una crescita positiva della forza lavoro. Lasciate perdere ogni altra elucubrazione e pensate semplicemente che il brutto è finito.
Queste sono le famose vendite al dettaglio di cui tutti parlano ovvero i consumi degli americani. Anche in questo caso senza essere dei macroeconomisti provetti possiamo vedere che i consumi sono finalmente ripartiti.
Infine pubblichiamo il grafico del PIL trimestrale USA e potete notare come l'ultimo dato abbia cancellato in maniera definitiva lo spettro della recessione. Molti lettori si saranno dimenticati di quello che avevo scritto in tempi non sospetti, ovvero che con la storia dei due trimestri negativi a livello di pil per certificare la recessione significa che non appena tutti urlano che c'è la recessione de facto la recessione è già finita, ovvero ci siamo nel mezzo. Cosa che ancora si è verificata con una incredibile precisione perchè il trimestre con perdita maggiore è stato proprio quello in cui tutti urlavano al lupo
Infine i prezzi medi delle case: notate come siamo tornati al livello del 2001 (linea magenta) e come i prezzi abbiamo rotto al rialzo la linea rossa che non è nient'altro che una trenline. Insomma, il tempo è cambiato anche sull'immobiliare USA e questo la dice lunga di come siamo ormai avviati all'espansione.