Ecco perchè non basta una strategia per guadagnare in borsa


Chi i soldi in borsa li investe davvero e non a parole, sia egli un trader professionista o semplicemente un cosiddetto ?risparmiatore?, sa che guadagnare con continuità non è assolutamente cosa facile. Più di una volta, durante i miei corsi o nei miei libri, ho cercato di porre l'accento sul fatto che avere una strategia è condizione necessaria ma NON sufficiente per conseguire risultati positivi.

Un aspetto fondamentale è riuscire a sopportare le perdite. Facile a dirsi, difficile a farsi.

Forse raccontare una storia vera potrà rendere le parole più cariche di significato.

Un anno e mezzo fa' ad un seminario ho conosciuto un appassionato di trading che era rimasto affascinato dalla possibilità di riuscire ad implementare e testare le proprie strategie di trading.

Il "Sig. Rossi", dopo aver frequentato un corso personalizzato d'Easy Language, iniziò a costruire i suoi primi trading system con un impegno ed una dedizione che ho riconosciuto poche volte in altri allievi. Dopo circa 6 mesi mi fece analizzare i suoi primi trading systems e i difetti su cui io posi l'accento lo convinsero a prolungare le ricerche; nel frattempo egli decise di abbonarsi al mio servizio sul Dax30 intraday. Dopo qualche mese il neo abbonato mi ricontattò via email: aveva finalmente ultimato due sistemi di cui era soddisfatto e che voleva iniziare a tradare con real money, si scusò (quasi imbarazzato!) per non aver rinnovato l'abbonamento al Dax, ma si sentiva pronto per camminare con le proprie gambe. Gli risposi che almeno era stato fortunato ad aver seguito il sistema in una fase utile in cui aveva guadagnato circa 3.000 ? ma con rammarico il Sig. Rossi mi rivelò di non aver seguito nemmeno un segnale nella vana attesa che arrivasse un drawdown importante (che in quel periodo non arrivò) per iniziare a tradarlo.

Arrivando velocemente ai giorni nostri, dopo 3 mesi di trading con un guadagno di pochi spiccioli, un DD di 1000 ? recuperato velocemente ed un sistema di trading non fenomenale ma che farebbe la felicità di molti, mi ha scritto sconsolato che intende cercarsi un lavoro perché si è reso conto di non potersi mantenere col trading ma soprattutto di non poter sopportare il rischio d'impresa (perché d'impresa si tratta) con capitali rilevanti.

 

Questa storia vera può essere letta sotto diversi punti di vista; per me il principale è che in borsa bisogna mantenere un profilo basso. Bisogna avere un approccio graduale, occorre tradare a piccoli passi prima le azioni e poi poco alla volta arrivare ai derivati se e solo se non si sono fatti danni, ma anzi si è portato a casa il pane sulle azioni. Ci vuole tempo, sia per imparare a convivere con le perdite, sia per avere una propria strategia oppure per armonizzarsi con le strategie ideate da altri. E mai fare il passo più lungo della gamba: prima si impara a far rendere i propri risparmi, poi se si è veramente bravi, si può pensare di fare i trader.

Si tratta di un  percorso che richiede un po' di pazienza ed una logica militare che è difficile acquisire anche perchè, come dice il direttore, "il soldato non lo fa più nessuno…"

(articolo di Sandro Mancini)

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