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E se tornasse di moda il materasso?


Una domanda che mi pone spesso chi mi conosce è dove si possono investire i propri soldi in periodi di vacche magre come questi. La domanda è posta per lo più da chi conosce a fatica la parola trading ma l'interesse verso forme di investimento ?prudenti? dove parcheggiare liquidità od investire nel vero senso del termine riguarda anche chi fa trading perché non sempre è possibile, nell'economia di una famiglia, rischiare tutto o buona parte del proprio capitale disponibile.

Quali possono essere perciò forme di investimento a basso rischio da uno fino a tre anni? A mio modo di vedere si possono individuare le seguenti categorie:

1)      occasioni bellostane,

2)      obbligazioni (di stato e corporate)

3)      certificati di deposito, p/t

4)      c/c di deposito

5)      polizze vita

 

Non parlo del punto 1) perché dal nome capite che il massimo esperto in materia è il dott. Bellosta ed in lui gli abbonati Lombard trovano da anni il proprio affidabilissimo punto di riferimento.

Scarto immediatamente anche il punto 3 perché i certificati di deposito hanno convenienza solo per la banca ma non per il cliente mentre i p/t possono essere una soluzione per parcheggiare liquidità nel breve termine ma risultano convenienti solo a chi ha discrete capacità di negoziazione col proprio istituto (ossia di norma molti soldi) cosa non sempre a disposizione di tutti.

Per quanto riguarda il punto 5) non conosco le offerte dei singoli istituti bancari od assicurativi. Anni fa quando ci fù  la prima operazione scudo fiscale ed era appena nato conto "zucca" alcune assicurazioni avevano presentato prodotti assicurativi di breve scadenza (anche di durata di 12 mesi) e con ridotte spese, competitive anche dal punto di vista dei costi di istruzione della pratica e rendimenti garantiti superiori di mezzo punto ai BOT, in modo da cercare di sottrarre un po' di capitali alle banche. Il periodo di vacche grasse mi risulta però presto rientrato e salvo eccezioni, come quella citata, le polizze assicurative si caratterizzano per alte commissioni d'ingresso, durata non inferiore ai 3 anni e costi salati in caso di riscatto anticipato.

Occorre però precisare che nel caso si individui un prodotto discreto e si abbia una bella cifra a disposizione non esistono spese e rendimenti garantiti che non sia trattabili direttamente con la direzione.

Rimangono i punti 2) e 4).

Qui devo dire che i rendimenti a scadenza negli ultimi anni sono andati davvero scemando e per le obbligazioni corporate con investiment grade sono spesso pari o di poco superiori ai rendimenti dei titoli di stato (tenuto conto delle maggiori commissioni di negoziazione della maggior parte delle banche). Per avere rendimenti superiori al 4% occorre allungare troppo le scadenze (oltre il 2012) o puntare su titoli con rating rischiosi. Data la dinamica dei tassi di interesse da tempo c'è chi consiglia di posizionarsi su delle tasso variabile. Io non trovo invece occasioni particolarmente attraenti e preferirei puntare su delle tasso fisso con scadenza massima a 4 anni (nel caso che si intenda portarle a scadenza, in caso di vendita anticipata l'operazione non è conveniente). Una buona occasione ad esempio tra le case automobilistiche è la Volkswagen. La casa automobilistica ha un buon rating ma è in crisi di vendite già da parecchi mesi a causa della forte concorrenza giapponese e francese. Le voci di profit warning si rincorrono spesso ed ogni annuncio negativo cui segue un ribasso di prezzo nel titolo obbligazionario è un'occasione d'acquisto. Difficile ipotizzare un insolvenza della casa tedesca da qui a 4 anni…Diciamo che è solo un esempio di rischio calcolato.

Una scappatoia che a molti piace per avere possibilità di buoni guadagni con rischio medio è costituito dagli eurobond, ad esempio obbligazioni di stato italiano od austriache denominate in dollari o in rand sudafricano, ma a questo punto ci si pone il dubbio se non convenga scegliere le obbligazioni del punto 1)….

Infine il punto 2). I conti di deposito (uso il plurale ma io punterei solo su quello leader di mercato…) seppur assoggettati ad aliquota del 27% nel breve periodo offrono rendimenti pari o superiori a titoli di stato di breve (al netto delle spese) con possibilità di smobilizzo veloce  e senza costi. Per gestire la liquidità nel breve e per cifre superiori ai 5.000 ? (anche i costi dei bonifici incidono) ed inferiori ai 100.000 dubbi non ne avrei…

 

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