Lavatrici, sedie, materassi: a Caronia, in provincia di Messinale cose bruciano da sole anche senza elettricità. E' il panicoNel paese dove tutto si incendiaora si pensa all'esorcistadi MICHELA GIUFFRIDA
Vigili del fuoco in azione a Caronia
MESSINA - Un incubo che dura ormai da tre settimane. Un fenomeno inspiegabile, senza precedenti, incredibile. A farne le spese un centinaio di persone, costrette ad abbandonare le loro case e a rifugiarsi da parenti ed amici. Così Canneto, una frazione di Caronia, in provincia di Messina, è diventato un borgo fantasma, e, scartate finora ipotesi scientifiche si comincia a parlare di paranormale, di eventi da poltergeist e dell'opportunità di chiamare addirittura un esorcista. Elettrodomestici, contatori dell'Enel, prese, cavi elettrici, addirittura tubi dell'acqua e da ieri persino sedie e materassi continuano misteriosamente ad incendiarsi anche in assenza di energia elettrica, la cui fornitura è stata interrotta dall'Enel. Tutto è cominciato una ventina di giorni fa, quando i proprietari di una delle casette di Canneto hanno visto il loro televisore prendere fuoco all'improvviso ed hanno pensato ad un semplice corto circuito. Lo stesso ha fatto il giorno dopo un'anziana casalinga, sotto i cui occhi si è incendiato d'un tratto l'aspirapolvere appena acquistato. Difetti di fabbricazione, surriscaldamenti, sovraccarichi che provocano cortocircuiti: a questo si è pensato all'inizio. Ma poi, quando a prendere fuoco sono stati anche citofoni, contatori e cavi elettrici, e quando gli incendi si sono moltiplicati fino a provocare il rogo di una villetta completamente distrutta dalle fiamme, è scattato l'allarme che adesso è vera e propria emergenza. Così a Caronia, sul versante tirrenico messinese, sono arrivati i migliori tecnici dell'Enel, esperti della Protezione civile, funzionari romani della rete ferroviaria italiana. Poco distante dalla zona interessata dagli strani fenomeni c'è infatti la linea ferroviaria Messina-Palermo, un particolare che ha indirizzato in un primo tempo i tecnici su probabili problemi di dispersione elettrica legati all'impianto che alimenta i convogli ferroviari.
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Ma dopo giorni di tentativi, controlli ed esperimenti per tentare di trovare il motivo dei misteriosi incendi, i tecnici hanno dovuto arrendersi. "Quanto sta accadendo a Caronia – dice Tullio Martella, dirigente della Protezione civile regionale, al termine dell'ennesimo sopralluogo – non ha precedenti in Italia, anzi al momento è scientificamente inspiegabile". Gli incendi infatti hanno continuato a verificarsi anche in assenza di energia elettrica, quando cioè è stato attuato un volontario e prolungato blackout in tutto il paese. Scollegati dalle prese e mentre tutta Canneto era al buio, non solo elettrodomestici piccoli e grandi, ma perfino gli stessi cavi elettrici hanno continuato ad incendiarsi come per effetto di un sortilegio. Al sindaco Pedro Spinnato non è rimasto altro da fare che disporre l'evacuazione di Canneto. "L'ordinanza di sgombero era ormai inderogabile – spiega – Non si poteva certo restare a guardare, col rischio che si verificasse una tragedia". Per discutere della vicenda, oggi a Caronia si riunirà il consiglio comunale. Così, mentre le loro case sono presidiate dai poliziotti per evitare azioni di sciacallaggio e dai vigili del fuoco per spegnere le fiamme, gli abitanti hanno occupato i binari ferroviari. A convogli fermi e con la centrale che serve la stazione disattivata, c'era stata in effetti una breve stasi negli incendi. Ma poi i roghi sono ricominciati. Gli abitanti, che continuano la loro civile protesta, rifiutano di affidarsi a spiegazioni paranormali, ma sono ormai in tanti a cominciare a sussurrare dell'opportunità di chiamare un prete. Ieri, a Caronia è arrivata una squadra composta da oltre cento tecnici della quale fanno parte ricercatori universitari, docenti di elettrostatica e chimica, esperti della Protezione civile nazionale, tecnici delle compagnie telefoniche. Toccherà ai geologi in particolare effettuare indagini ambientali per stabilire se gli episodi di autocombustione siano da collegare alla presenza di fenomeni elettromagnetici nel sottosuolo.
(REPUBBLICA ON LINE 10 febbraio 2004)