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E' NATO UN GRANDE AMORE


La Borse internazionali lo scorso giovedì e venerdì sono scese perché prima erano salite. La scusa per scendere è stato il petrolio che macina record su record venendo incontro a quell'incauto analista di Goldman Sachs che in tempi non sospetti aveva sostenuto che il petrolio avrebbe raggiunto i 200 dollari al barile. Sono convinto che il mercato abbia scontato da tempo che questa storia del petrolio non finirà proprio ora e che anzi sarà il tormentone del 2008. Mi veniva da ridere ieri mentre leggevo che negli Stati Uniti sono ricomparse le biciclette perché la benzina ha raggiunto l'astronomico prezzo in euro di 60 centesimi al litro, cose da pazzi per gli americani, abituati per di più a girare su dei carri armati. Come vedete il mondo è sempre relativo, praticamente gli americani girano con un risparmio sul carburante pari a quello che lo si ha in Italia girando a metano (60% di risparmio sul prezzo della benzina verde).

 

Il rintracciamento secondo me è già bell' e finito e già da oggi in chiusura dovrebbe ripartire il trenino del rialzo.

 

Venerdì ed oggi stop dolorosi ma non troppo ma già si vedono quei titoli che se opportunamente gestiti finiranno per farci sorridere, Danieli in testa seguita da Banca Italease e Snai.

 

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Tiscali sprofonda e quindi è stato saggio starne alla larga.

 

Per quanto riguarda il listino italiano debbo confessare un grande amore: Trevi. L'ho vista rompere i massimi e mi sono detto se sono rose fioriranno debbo stare pronto a prendere la prima congestione che passa il convento. Ma quando è arrivata la congestione ho dormito. Se tanto mi dà tanto questo sarà un titolo star e quindi c'è ancora spazio. Se io dormo la prossima volta spero che i lettori siano vigili.

 

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