E' BREAKOUT: WALL STREET SUI MASSIMI


 La forza relativa è l'anima dei mercati. Non c'è che dire. E c'è imbarazzo quando il lettore chiama e dice ?perché tutto va su nel resto del mondo e noi rimaniamo al palo ??. Noi del LombardReport.com lo avevo scritto da tempo tanto che era diventato un gridare al lupo senza capo  né coda, o almeno così sembrava a molti: la forza relativa ha abbandonato il Bel Paese dal 2007 e da allora è stato di male in peggio. Oggi Bunga Bunga. E lo si vede ovunque, basta andare nel paese reale senza scomodare le statistiche. E quindi è normale che l'SP500 tocchi in apertura di giovedì 4 novembre un massimo che mette addirittura in onta il nostro mercatuccio, immobile sulle stesse quotazioni di un anno fa. E' la Borsa bellezza, e pietà l'è morta: se l'Italia va a rotoli per un investitore internazionale fa niente, basta spostare i soldi sugli emergenti, che poi in verità sono già emersi, e bona lì. Quindi non mandatemi delle email per sapere il perché noi non abbiamo fatto nessun breakout come gli USA, aprite la finestra, mettete fuori il nasino ed eccovi qui l'Italia, Anno Domini 2010. Andate in una scuola, in una caserma, in un tribunale, in una amministrazione qualsiasi periferica dello Stato, aprite la porta e chiedete.

 

Ecco il famoso grafico della forza relativa MSCI Italy contro MSCI World. Che pena …

 

 

Lo so, lo so, non si può dire, quando lo scrivevo sui giornali 2 anni fa mi tagliavano via la frase perché non si poteva dire, ora qualcuno lo azzarda ma comunque rimane un argomento tabù: l'Italietta delle banane deve uscire dalla unione monetaria, introdurre il Berluscones e svalutare di almeno il 50%. Così riparte l'inflazione che mangia il debito previdenziale, quello dello Stato e delle famiglie, chi ha dato ha dato chi ha avuto ha avuto. Avremo qualche decina di migliaia di persone anziane nelle strade tra i cartoni, un po' di morti negli ospedali perché i farmaci te li devi portare da casa come in Africa, ma chissenefrega, basta che non capiti a tuo padre e a tua madre e in fin dei conti cosa ce ne importa. Ecco che allora le nostre imprese decotte ritornano immediatamente competitive, possiamo esportare l'olliio bbbono de noantri, la pasta, a' pummarola, un po' di borsette e qualche scapetta Geox e poi tutto si sistema: i notai riprendono a fare atti di compravendita di case, i palazzinari si rimettono a costruire, i percettori di reddito fisso dimagriranno ma che volete … siamo tutti in sovrappeso a cominciare da Tomasini e quindi ben venga la svalutazione.

 

Quindi il nostro portafoglio italiano arranca, siamo usciti in pareggio da diversi titoli tra cui per ultimo la amata Sorin. Ma sull'estero succede che WHOLE FOODS ha aperto in gap up oggi 2 novembre a + 11%alla faccia di quel lettore che ci ha preso a male parole per GARMIN, come se qui conoscessimo il futuro e non giocassimo sulle probabilità.

 

Per fortuna in Italia cavalchiamo la Fiat e sotto questo profilo abbiamo preso l'ago nel pagliaio ma se si considera il portafoglio ci difendiamo ma non vediamo certo le stelle. 

 

A livello di view di mercato le nostre aspettative sono state confermate: rialzo negli USA, rialzo in giro per il mondo eccetto l'Italia. E' iniziato il Toro di Natale, contro ogni uccello di malaugurio e contro coloro che si ostinano a vedere l'ennesima gamba di ribasso come quel babbione di Prechter. Sempre su e solo su fino a inizio gennaio per i mercati azionari internazionali. Per l'Italia ? Scusate se mi ripeto, per noi solo e comunque bunga bunga.

 

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