Il mercato sprofonda. Il supportone sull'SP500 dato dal minimo di novembre 2009 è infranto. E dovrei mettermi a gridare al ribasso al ribasso per la gioia dei catastrofisti.
Andiamo con ordine: siamo rialzisti fino a prova contraria. La prova c'è stata e quindi nessuno ha niente da dire, il mercato scende e deve scendere. La domanda successiva è fino a quando ? Su questo punto mi permetto di dire che lo spazio è davvero poco, pochissimo.
Ormai ci sono davvero molte persone che fanno compagnia a Tomasini. Mark Hulbert nel suo noto editoriale su Marketwatch sostiene che se guardiamo l'indice Wilshire 5000 ovvero l'indice di tutte le azioni americane allora vediamo come questo indice non ha ancora rotto e rimane 2.5% sopra il minimo di novembre. Se poi consideriamo l'indice Wilshire 4500 decurtandolo delle azioni dell'SP500 siamo addirittura sopra dell'8.5% al minimo del 20 novembre 2008. E' chiaro che il Dow Jones 30 e l'SP500 sono farciti di finanziari e di bancari e questi stanno trascinando al ribasso il mercato, vedere il nostro misero indice che sta letteralmente sprofondando appesantito da un mercato che è completamente in mano alle banche. Ma l'economia, quella fatta da tutte le aziende, quella è lontana poco meno del 10% dal minimo del 20 novembre. E queste pesanti divergenze tra gli indici sono foriere di ribaltoni repentini.
Nell'editoriale oggi su MarketWatch il nosto Hulbert continua a mostrare dati ed evidenze che il ribasso, se anche tecnicamente possibile nei prossimi giorni, ha le ore contate perché se fino ad ottobre 2008 tra le newsletter che lui ha sotto osservazione la maggioranza era ancora d'accordo nel propugnare la strategia buy & hold, ora sono tutti contro la strategia buy & hold (ovvero sono messi come su questo editoriale per cui preferiamo lasciare fare a Mariani sulle obbligazioni ma sull'equity stiamo davvero buoni) e propendono per il market timing.
Ma citiamo anche altri nomi, oltre ad Ed Yardeni, ci possiamo mettere anche John Dorfman (leggere il suo editoriale nell'ultima pagina di Borsa & Finanza ora in edicola) o il buon Walter Riolfi nel suo editoriale su Il Sole 24 ore di ieri dove snocciola tutti i report dei broker principali (quelli rimasti ancora in vita, per intenderci) che sono tutti rialzisti per la fine dell'anno, anzi vedono l'SP500 chi a 950 chi a 1100.
Operativamente è ottima Esprinet che non accenna a reclinare la testa. Il Bund rimane impiccato là in alto da comprare sopra 126.10 e da vendere sotto 124.20. EuroDollaro da evitare come la peste, mentre il petrolio ha l'aria di volere andare al rialzo. Indici azionari da comprare al primo rimbalzone.