Peccato. I settimanali finanziari programmano articoli interessanti che vengono svolti in maniera discutibile.Mi permetto di criticare gli articoli in quanto molti anni fa avevo collaborato a lungo con questi due settimanali finanziari(2 anni con Il Mondo, 10 anni con Milano Finanza) ove ho ancora molti cari amici.
Il Mondo in edicola da venerdì, presenta due pagine sulle convertibili.Contattano taluni gestori. Ed i risultati ? Dimenticano ,nella loro tabella delle "raccomandazioni",di riportare lo sconto o il premio di conversione, il dato piu' importante per valutare la bonta' di una obbligazione convertibile.Bastava che avessero letto il lombardreport.com(ove le CV sono di casa) o i libri da noi pubblicati sulle CV…
E,ancor piu' clamoroso,tra i suggerimenti di acquisto,riportano una BPER 4% 2008,da noi consigliata a 108,che ora quota 136 con la scusa che rende il 4% ( e no,il 4% sul nominale non è il 4% sul prezzo di quotazione….)e "bucano" totalmente le due CV piu' convenienti presenti sul mercato e cioè la BIM 1,5% a sconto del 2% e la Credito Valtellinese 2007 a sconto di un 9%. L'acquisto di una CV diventa allettante infatti (con societa' solide)quando l'obbligazione quota meno della relativa azione : si limitano i rischi e si guadagno sulla conversione.
Critiche amichevoli anche nei confronti di Milano Finanza che in un interessante articolo tra prede e predatori nel mondo bancario dimentica totalmente le banche non quotate.Proprio il settore nel quale si concentreranno le acquisizioni nei prossimi anni.Un settore importantissimo.Banche possedute da CENTINAIA di migliaia di soci(La Vicenza ne ha quasi 40.000,la Pop Puglia Basilicata 17.000 etc etc) che saranno la fonte probabile di cospicui guadagni per i possessori di queste azioni…Banche TOTALMENTE abbandonate dalla stampa(escluso il lombardreport.com che sistematicamente consiglia questi titoli)
In ogni modo per i lettori del lombardreport.com, MOLTO MEGLIO così. Le prime ultra-remunerative acquisizioni erano avvenute nel 2000/2001 allorquando due delle cinque banche presenti nel "portafoglio dei non-quotati "erano state oggetto di acquisizione: Banca dell 'Umbria e Cassa Risp.di Pisa.In tali occasioni le azioni erano TRIPLICATE in pochi mesi. Teniamoci percio' SOLO per noi i nomi di queste banchette oggetto di cupidigia da parte delle grandi in quanto quotano attorno al valore patrimoniale o anche sotto tale cifra., Meglio essere in pochi a puntare su questa oasi felice degli investimenti..Male che vada-se non l'acquisizione si concretizza- succede come per Veneto Banca (+15% l'anno scorso la quotazione + dividendo).E bene che vada…
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)