Una risposta agli amici che sistematicamente chiedono se dobbiamo intervenire dopo la nuova batosta di ieri.
Lo spirito di questa rubrica e ' quello di MINIMIZZARE i rischi.
Una discesa del 10% dei prezzi-saliti per tre anni di seguito- NON fa scattare questo segnale.Anzi potrebbe far scattare gli stop-loss sui due unici titoli in portafoglio da tre anni con maxi guadagni a tre cifre percentuali.Basta che perdano il 10% dai massimi.E siamo attorno a tale livello. Pronti poi a rientrare come gia' avvenuto un anno fa per il banco di Sardegna risp dopo la buriana.
Meglio proseguire nella ricerca di azioni di compagnie sottovalutatissime,magari difficilmente acquistabili- ma che trattano a livelli inferiori del 50%-70% rispetto alle azioni quotate.Su tali titoli(specialmente bancari e ben noti ai lettori del lombardreport.com) non abbiamo timore di posizionarci in attesa di tempi migliori.Se si acquistano banche che mostrano rapporti C/MP pari a 0,70/ 1,1 mentre la media dei titoli quotati è 1,4/2,3 possiamo attendere rischiando molto,molto meno. E durante l'attesa puo' imprevedibilmente avvenire( come nel 2000/2001 per due banche in portafoglio del lombardreport.com: Banca dell'Umbria e Cassa Rusp Pisa) che le piccole banche siano acquistate da istituti di maggiore stazza.
Ma il 10% di discesa è troppo poco per spingerci sul mercato ufficiale dopo tre anni di salita(e con tassi di interesse in salita). Ricordiamo inoltre che sara' il MERCATO ( e non noi) a dare il SEGNALE DI RIACQUISTO sui titoli ivi quotati quando recuperera' i vecchi prezzi.
Per il momento,fedeli alla frase" PRIMA NON PRENDERLE "rimaniamo liquidi,ben contenti di avere liquidato tre mesi fa a prezzi superiori rispetto agli attuali anche il portafoglio obbligazionario incentrato su BNL Valore puro. Nessuno ha mai perso con un p/t.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)