Finalmente è arrivato lo sciacquone. Per molti, me compreso, oltre ad essere un fatto di onore, era ormai una ossessione. Non tanto per il ribasso, chi se ne frega, sarebbe durato comunque poco, quanto per quello che sarebbe successo dopo. Ovvero la domanda ?se non scende d'estate che fa da novembre a maggio? era pericolosissima. Dal 2003 vediamo i prezzi delle Borse salire ma finora non abbiamo ancora visto l'euforia. Un mercato per crollare definitivamente ha bisogno di ottimi numeri macroeconomici e di tanta euforia. I dati macro in europa e nel mondo sono ottimi, e solo l'Italia, che sta vivendo un periodo di marginalizzazione economica (parola terribile, insieme a deindustrializzazione o desertificazione industriale ed imprenditoriale), arranca dietro le performance degli altri (ultima revisione del Pil da una crescita di 1.9 ad una crescita di 1.7). Quando agli altri paesi verrà uno starnuto noi ci prenderemo l'influenza asiatica.
Ed infine parliamo dell'euforia: per il momento non l'abbiamo ancora vista, abbiamo visto un rinnovato interesse per la Borsa, ma le orde di pinguini che si lanciano giù dagli scogli questi sono ricordi (belli o brutti, vedete voi) del 2000 e soprattutto del 2001. Il popolino arriva in Borsa dopo i titoloni sui giornali. Di titoloni ne abbiamo visti non molti e di popolino neanche l'ombra. E' chiaro che ora di soldi in giro ce ne sono sempre meno, e l'ottimo Frigieri che riceve le missive dei padri di famiglia disperati per la condizione economica è una prova tangibile, ma basta andare in giro e vedere come va l'industria delle vacanze in Italia per rendersene conto. Ora anche gli italiani (i tedeschi, austriaci, svizzeri e francesi lo fanno dal 2005) trovano conveniente andare in Croazia in ferie alla faccia della riviera romagnola, della Toscana e delle Puglie. Basta girare per le località turistiche della riviera toscana per rendersi conto di una cosa: tracollo del turismo. Negli ultimi 3 anni è sempre stato -30% ogni anno rispetto al precedente di presenze turistiche, ma quest'anno rischiamo davvero di fare un bel botto di -50%. Sempre meno soldi, sempre meno euforia. Quindi se anche ci sarà l'euforia sarà un ricordo lontano di quella del 2000. Ma sempre euforia.
Concludendo: insieme ad un altro 61% di lettori del Wall Street Journal questa mattina penso che questo ribasso sia una ottima occasione per comprare, dopo i necessari segnali tecnici di ripresa, non ora ovviamente.
Sul Comit settimanale il punto 5 dei minimi è sempre all'interno del nostro canale rialzista e a contatto della parte inferiore, della serie siamo sui fondo.
Il Dax ha raggiunto un importante supporto e quota 31.000 del Mibtel è a portata di mano. L'indice Il Sole 24 Ore è sempre al rialzo e manco si è accordo del ribasso.
Morale: stiamo fermini ed aspettiamo un uncino o una congestione di accumulazione.
La mia previsione è che passata l'estate passato il ribasso e pronti di nuovo a salire per l'ultima cavalcata rialzista del 2008, quella in cui gli italiani con ancora qualche soldo in tasca ci regaleranno ancora una sensazione di euforia.