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CIAO MAURO, CORAGGIOSO GUERRIERO


Questa mattina alle ore 06:30 è deceduto all'Ospedale Civile di Treviso Mauro Favaretto, di anni 26, collaboratore del LombardReport.com dagli albori e tra quelli che hanno visto nascere il settore del trading on line in Italia. Era ammalato da 50 giorni, ridotto allo stremo da una forma sconosciuta di leucemia che lo aveva colpito fin dall'età di 14 anni ma che era rimasta latente nel suo corpo permettendogli di vivere una vita normale, anzi se possiamo dire una vita di successo.

 

Il funerale si terrà nella sua natia Quarto d'Altino (VE) questo sabato mattina alle ore 10.30 nella chiesa parrocchiale nel centro del paese.

 

Dopo il diploma di ragioneria, iscrittosi ad Economia e Commercio a Cà Foscari di Venezia, aveva collaborato ancora nel 1997-1998 con Michele Maggi alle prime pubblicazioni di analisi tecnica raggiungendo la posizione di coordinatore generale di tutta la attività editoriale.

 

Successivamente aveva ridotto il suo impegno con la Trading Library per dedicarsi agli studi di economia e commercio. Su LombardReport.com aveva condotto per anni, a cavallo del 2000, una fortunata rubrica di analisi tecnica con forza relativa sulle azioni italiane. Si era laureato brillantemente due anni or sono discutendo appunto una tesi sulle momentum strategies. Il Sole 24 Ore aveva accettato di buon grado di inserire nel collettaneo ?Guida al trading on line? un sunto della sua tesi, a riprova della profondità della sua analisi e della completezza del suo lungo lavoro di ricerca. In seguito era stato giornalista per quasi un anno a Milano Finanza e poi era stato assunto come trader sulla proprietà ad Enigma Trading Securities a Milano.

 

Lo avevo visitato in Ospedale per una fortunata coincidenza proprio una settimana fa. E qui Mauro mi ha dato una grande lezione: sapevo che era credente, una madonnina faceva capolino silenziosa dal comodino, lui era sereno, sorridente come sempre. ?Prendo quello che viene? mi ha detto con quel suo sorriso trasparente e contagioso, quasi a togliermi dall'imbarazzo di vedere da vicino il suo corpo martoriato. Sono sicuro che quella madonnina lo ha accompagnato di là verso la luce perché una serenità come quella, una coraggiosa e fortissima accettazione paziente di quella situazione, non può trovare che nella fede la sua ragione. E in questo mi consolo, per quanto possibile sia consolarsi dalla perdita di un amico.

 

Di Mauro mi affascinava quel suo desiderio di vivere in pieno, quella felicità senza pensieri che lo accompagnava in ogni sua azione, sempre sorridente, sempre benevolente verso tutti, con un pizzico di umorismo su sé stesso prima che sugli altri. Ho appreso solo dalla madre che invece già a 14 anni sapeva i rischi a cui la sua condizione di salute lo esponeva. E nonostante questo mai aveva fatto cenno a me, con il quale era in profonda confidenza, di quel pericolo che lo minacciava, mai aveva dato mostra di esserne turbato.

 

Caro Mauro, spesso ti prendevo in giro per la tua giovane età, ora debbo riconoscere che io non avrei avuto la tua forza, io non avrei saputo combattere come tu hai fatto, coraggiosamente, da vero eroe, per tutti questi anni e soprattutto in fondo. Gli ospedali, nelle situazioni estreme, vedono tanti eroi, ma è difficile, è davvero difficile, essere eroi a 26 anni, è questa veramente una prova suprema. E tu l'hai superata con quello sprezzo della morte che solo gli eroi, quelli puri, conoscono.

 

Se ci fossero le medaglie d'oro per queste imprese tu ne avresti sicuramente meritata una.

 

Sit terra levis.

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