Che mal mi colga ! Dopo l'articolo / risposta alla domanda di un lettore pubblicato alcuni giorni fa sono stato subissato di email, telefonate, addirittura un sms. Ma davvero è meglio fare futures piuttosto che azioni ?
Io davo per scontato nell'articolo una piccola premessa che, non avendola per mia colpa ricordata per paura di annoiare il lettore, invece molti hanno dimenticato. Secondo infatti la nota teoria economica per la quale chi non risica non rosica chi risica troppo spesso smette anche di rosicare per sempre. Ovvero il rendimento fa sempre di pari passo con il rischio. Non si è mai visto un trader anche poco accorto che gestisca male il proprio capitale sull'azionario rimanere in bolletta. La situazione più frequente è che non guadagna o perducchia, ma che ci rimetta la camicia assolutamente no. Di converso sui futures la norma è che ci si lascia, prima o poi, la camicia. Non si scappa. Quelli che i soldi li guadagnano poi se li fanno rubare dalla sim che scoppia o che scappa con la cassa. Questo è il triste epilogo. Quindi tranquilli: il trading azionario continuerà sempre ad esistere, con un suo profilo di rischio e di rendimento ben preciso, di cui abbiamo già parlato.
Il trading sui futures è un profilo di rischio e rendimento diverso, che ha i suoi pro ed i suoi contro. E' chiaro che commercialmente è più facile indurre in tentazione uno con il trading sui futures perché per una persona su un milione effettivamente la possibilità di moltiplicare il denaro come il pane ed i pesci c'è realmente e da qui il successo delle rubriche sui derivati non solo nostre ma in tutto il settore. Voi capite che è più facile fregare il prossimo dicendo "damme 10.000 euro che te faccio diventà ricco con i futures" piuttosto che "damme 10.000 euro che te faccio diventà ricco con Generali". Ma quando ragioniamo di derivati stiamo sempre parlando di una cosa per pochi in un settore a sua volta di nicchia
Il grande popolo del TOL sarà sempre sulle azioni, anche se, per le ragioni sopra esposte, ci sarà un incremento forte dei derivati all'interno dell'industria italiana. E dei relativi trader che vanno sottoterra in poche settimane. E' sempre la stessa storia, rischio e rendimento vanno a braccetto.
Questo non dobbiamo mai dimenticarcelo, sia che io lo scriva sia che io non lo scriva.